28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Iniziativa del Diario di Udine

Petizione salva frico: superate le 1.000 firme

Sta andando a gonfie vele la raccolta di firme che chiede alla Regione il riconoscimento del marchio Dop per la tipica pietanza friulana

UDINE – Ha superato quota 1.000 firme la petizione ‘salva frico’ lanciata on line meno di una settimana fa dal Diario di Udine. I friulani si stanno dimostrando sensibili al tema, appoggiando questa ‘battaglia’ che si pone come obiettivo il riconoscimento del frico come marchio Dop.
La petizione, accessibile dalla piattaforma di change.org, è indirizzata alla presidente della Regione Debora Serracchiani e all’assessore all’Agricoltura Christiano Shaurli.
Il rischio che corre la pietanza tipica del Friuli è di finire ad uso esclusivo di multinazionali estere, visto che il marchio ‘Frico’ è stato depositato da una cooperativa casearia olandese. Da qui l’idea, partita dall’imprenditore Giovanni Del Missier e subito appoggiata dal Diario di Udine, di tentare la strada della denominazione di origine protetta.

I commenti a margine della petizione
Sul sito che accoglie la raccolta di firme, sono centinaia di commenti degli innamorati del frico. C’è chi, come Sara Cuomo, scrive ‘il frico dovrebbe essere patrimonio dell’Unesco’, e chi, come Franco Simonutti, sollecita i ‘furlans’ a salvare il frico: ‘E’ e deve essere solo ed esclusivamente un piatto friulano’. Valentina Olivo ha scelto di firmare la petizione perché è fiera di essere friulana e adora il frico, Susanna Possamai perché lo considera un piatto buonissimo e non facile da fare. Abel Picogna, invece, scrive: ‘Ci han già tolto il Tocai. Cumò ancje il frico?’. Sulla stessa lunghezza d’onda Paolo Bellemo, che ha firmato ‘perché non faccia la fine del tocai’.
Gianni Del Fabbro chiude così dopo aver firmato: ‘Nelle stranezze della società attuale, non vorrei trovarmi costretto a inventare un nuovo nome o leggere made in qualche posto diverso dal Friuli, per un prodotto come il frico. Mandi’.