3 maggio 2024
Aggiornato 19:30
La prima operazione nel novembre 1985

Cerimonia per i 30 anni dal primo trapianto di cuore a Udine

Un’eccellenza assoluta quella dell’ospedale di Udine, che in questi 30 anni ha effettuato 2.001 trapianti di organi solidi, vale a dire cuore, fegato, reni e pancreas

UDINE – Il Centro trapianti dell’Ospedale di Udine ha celebrato i 30 anni dal primo trapianto di cuore effettuato. «Un evento importante che rappresenta un orgoglio e una sfida per il futuro». Questo il commento della presidente Debora Serracchiani, che ha partecipato all’evento insieme all’assessore regionale alla Salute Salute Maria Sandra Telesca, al sindaco di Udine Furio Honsell, al commissario straordinario dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Udine Mauro Delendi, al direttore del Centro regionale trapianti Roberto Peressutti e al presidente dell'Associazione cardiotrapiantati italiani Nevio Toneatto.

Un’eccellenza assoluta quella dell’ospedale di Udine, che in questi 30 anni ha effettuato 2.001 trapianti di organi solidi, vale a dire cuore, fegato, reni e pancreas. La prima operazione al cuore avvenne nel novembre 1985, una settimana dopo il primo trapianto effettuato in Italia, e fu realizzata dall’equipe guidata dal professor Cesare Puricelli.
«Il Centro trapianti è un'eccellenza attuale da mantenere e consolidare, senza accontentarsi dei risultati ottenuti ma accettando la sfida del cambiamento che è alla base della riforma sanitaria», ha affermato la presidente. «Una realtà sulla quale vogliamo investire nel futuro e che va valorizzata per bacino d'utenza, alleanze e qualità da inserire nella rete nazionale e internazionale».

L'assessore Telesca ha rimarcato come «in una regione di piccole dimensioni come la nostra abbiamo un Centro trapianti in grado di competere con quelli di realtà ben più grandi. Una realtà sempre più importante, che abbiamo fatto bene a difendere e la cui qualità viene confermata dai numeri, con duemila trapianti di organi effettuati a tutto il 2015». «Risultati che confermano anche la grande cultura del dono e della solidarietà della nostra comunità» ha sottolineato l'assessore ricordando come il Friuli Venezia Giulia sia la seconda regione italiana per donatori di organi e la prima nel rapporto tra donatori potenziali ed effettivi. «Una grande generosità che si sposa con un'ottima organizzazione e con la qualità dei professionisti».