19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Il 19 la presentazione delle proposte

Tondo auspica l'unità del centrodestra e boccia le riforme Serracchiani

Autonomia Responsabile, il gruppo regionale guidato dall’ex presidente della Regione Fvg esce allo scoperto e fa un bilancio di metà mandato.

UDINE – Boccia le riforme Serracchiani, solleva la questione ‘autonomia finanziaria’ del Fvg e ribadisce la necessità che il centrodestra si presenti compatto alle elezioni amministrative.
Autonomia Responsabile, il gruppo regionale guidato dall’ex presidente della Regione Fvg Renzo Tondo (gli altri consiglieri sono Roberto Dipiazza, Giuseppe Sibau, Roberto Revelant e Valter Santarossa) esce allo scoperto e fa un bilancio di metà mandato, lanciando alcune proposte programmatiche per dare una sterzata all’amministrazione regionale. La presentazione ufficiale avverrà venerdì 19 febbraio all’hotel Là di Moret, alle 18. Ma qualche anticipazione, Tondo&Company l’hanno già data. «In questi due anni e mezzo il gruppo ha lavorato sodo, e i numeri lo confermano – ha assicurato l’ex governatore – ma non essendo collegati a un partito nazionale la visibilità avuta è stata minore del dovuto».

Riforme: bocciatura secca per due su tre
Sulla prima riforma della giunta Serracchiani, Rilancimpresa, Ar lascia in sospeso il giudizio. «Per ora nel settore del lavoro non vediamo miglioramenti, ma aspettiamo a giudicare. Temiamo, però, che Rilancimpresa si riveli solo un bel titolo con allegati scarsi», ha affermato Tondo, che ha calcato la mano sulla seconda riforma, quella della Sanità. «C’è un malcontento diffuso sul territorio e la qualità dei servizi ai cittadini non è migliorata. C’è tensione all’interno della classe medica e non abbiamo apprezzato la ‘venetizzazione’ della classe dirigente in Fvg». Sul tema, Ar ha annunciato una nuova proposta di riforma, con il ritorno delle Aziende ospedaliere (a Udine, Trieste e Pordenone) e con un’unica Azienda sanitaria regionale. «Altrimenti – ha evidenziato Santarossa – le criticità legate alle emergenze non saranno mai risolte e continueranno a esserci disuguaglianze nel trattamento dei cittadini e dei territori». 
Infine c’è il nodo enti locali: «La legge è incagliata e mi auguro che alle parole di aperture pronunciate dalla presidente Serracchiani seguano i fatti: serve dialogo, non si possono fare le riforme a colpi di maggioranza», ha detto Tondo.

Autonomia a rischio
Ar è preoccupata anche per la situazione dell’Autonomia in Fvg: «Stiamo assistendo alla caduta del livello finanziario della nostra Autonomia, che è un valore aggiunto nella misura in cui possiamo mantenere più risorse sul territorio per gestire al meglio i servizi. In questa fase però – ha aggiunto Tondo – il centralismo dello Stato sta depauperando sempre di più le risorse finanziarie della Regione». A questo proposito, Tondo ha criticato Serracchiani per la scelta di tenere un piede in due scarpe: quella della Regione Fvg e quella nazionale di vicesegretario del Pd. «Il 19 presenteremo le nostre proposte su lavoro, sanità, fiscalità di vantaggio, immigrazione, autonomia», chiude l’ex governatore.

Il nodo amministrative
Sul fronte delle amministrative, Tondo ha auspicato un’unità del centrodestra. «Chi vi parla ne sa qualcosa, visto che ha perso la Regione a causa delle divisioni – ha chiarito –. Evitiamo di fare gli stessi errori: mettiamo da parte i personalismi e scegliamo i candidati migliori».
Che tradotto significa appoggio incondizionato a Dipiazza a Trieste («basta girare per la città e ci si accorge di come sia amatissimo»), e partita ancora aperta a Pordenone, ma con un’opzione su Alessandro Ciriani («siamo aperti a quella candidatura ma anche ad altre»).
Su Trieste, Tondo, in merito alla spaccatura creata nel Pd dal senatore Francesco Russo, ha commentato: «Il centrosinistra è più diviso di noi». Autonomia Responsabile presenterà una propria lista a Pordenone, mentre appoggierà la civica di Dipiazza a Trieste.