19 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Già perse 1.000 imprese

Dall'Europa un salvagente per l'autotrasporto in crisi

L’annuncio dell'europarlamentare De Monte al convegno di Confartigianato Trasporti. «E' imminente l'emanazione del ‘pacchetto stradale’»

UDINE - Arriverà dall’Ue entro la fine del 2016 un salvagente all’autotrasporto in crisi del Fvg, un settore che negli ultimi anni ha perso oltre 1.000 imprese. E’ il ‘pacchetto stradale’ che, come ha spiegato l’europarlamentare del Pd Isabella De Monte, europarlamentare del Pd al convegno ‘L’autotrasporto di fronte a un bivio, piccolo è ancora bello?’, è di «imminente emanazione da parte dell’Ue e che affronterà, per la prima volta a livello comunitario, il problema del cabotaggio illegale e di tutte le tematiche sociali legate al settore dell’autotrasporto introducendo in particolare maggiori controlli degli orari di riposo degli autisti e sui contratti di lavoro».

Una notizia accolta favorevolmente dagli autotrasportatori di Confartigianato che però debbono anche loro dimostrare di saper adeguarsi a un mercato che cambia con grande velocità. «Il mercato – ha spiegato infatti il presidente di Confartigianato Trasporti Fvg, Pierino Chiandussi - punta sempre di più a ridurre i costi, le imprese, con il Just in Time, hanno i magazzini ridotti all’osso e le consegne sono sempre più frazionate, spezzettate e immediate in una catena del trasporto che si allunga sempre più. Una soluzione che vada bene a tutte le nostre imprese non c’è – ha concluso Chiandussi -  ma lo strumento delle reti d’impresa può rappresentare una strada obbligata se vogliamo da una parte accrescere il nostro potere contrattuale e dall’altra mantenere l’autonomia gestionale».
«Ma le reti d’impresa – ha aggiunto Chiandussi, intervenuto subito dopo i saluti del presidente di Confartigianato Fvg Graziano Tilatti - non sono sufficienti: occorre che questo strumento sia affiancato dal rispetto delle regole per tutti i vettori. In Italia siamo lontani dai controlli che le forze dell’ordine francesi e tedesche esercitano sui vettori stranieri».

E’ stato Paolo Sartor, esperto del settore dell’autotrasporto, a spiegare come le reti possono rilanciare l’autotrasporto («essendosi allungata la catena, occorre coprire più spazi possibili») mentre Maurizio Ionico, amministratore unico Ferrovie Udine Cividale, si è soffermato sull’economia dei trasporti e le implicazioni sul territorio locale («il mercato interno si è fortemente rallentato mentre cresce l’import-export»). Luca Nardone dello sportello ‘Reti d’impresa’ di Confartigianato Fvg ha spiegato perché fare e come fare rete. Le conclusioni sono state affidata a Sergio Soffiatti, segretario nazionale Confartigianato Trasporti.