25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Sopralluogo di Serracchiani, Cainero e dei sindaci

Valli del Natisone tirate a lucido per il Giro d'Italia

90 mila metri quadri di nuova asfaltatura e circa 25 i chilometri di manto stradale intatto per l'arrivo della tappa il 20 maggio. 1,2 milioni di euro investiti dalla Regione

CIVIDALE - Sono 90 mila i metri quadri di nuova asfaltatura e circa 25 i chilometri di manto stradale intatto che nelle Valli del Natisone e del Torre attendono il passaggio della tredicesima tappa del 99° Giro d'Italia. Assieme all'opera di sfrondo della vegetazione ai bordi del tracciato di gara della Corsa Rosa, a cura del Servizio regionale gestione territorio montano, si tratta di un investimento importante sulla sicurezza della mobilità in un territorio che richiedeva da tempo interventi.

Il 20 maggio la Palmanova-Cividale
La presidente della Regione Debora Serracchiani ha percorso assieme all'assessore alle Risorse agricole Cristiano Shaurli e a Enzo Cainero, organizzatore della tappa friulana che partirà venerdì 20 maggio da Palmanova per raggiungere dopo 161 chilometri Cividale, buona parte della viabilità locale interessata dai lavori di manutenzione che sono iniziati a febbraio scorso sotto la progettazione e direzione lavori della Comunità montana del Torre, Natisone e Collio.
Accompagnata dal commissario e sindaco di Attimis Sandro Rocco, dal progettista Claudio Campestrini e dagli amministratori dei Comuni di Pulfero, San Pietro al Natisone, Stregna, Savogna, Grimacco, Faedis e San Leonardo, la presidente ha preso visione dello stato dei lavori di sistemazione del manto stradale, del ripristino delle barriere nei punti più pericolosi, della segnaletica e della sfrondatura ramaglie a bordo percorso nella strada da Savogna per Montemaggiore, riscendendo poi verso Cividale per proseguire per Faedis, percorrendo la salita di Canal Grivò con la successiva discesa di Valle che porta a Campeglio.

Tutti i lavori eseguiti
Complessivamente i tratti interessati da lavori si trovano sulla strada da Attimis verso Porzus, Sella Carnizza, Bocchetta Sant'Antonio verso Canebola, quindi Canal di Grivò; sempre da Canal di Grivò il tratto che risale fino a Valle per poi scendere verso Campeglio; nelle Valli del Natisone il tratto da San Pietro al Natisone a Pulfero e di seguito, il tratto da Savogna verso Montemaggiore per scendere verso Cepletischis e proseguire verso Liessa, superando il passo del San Martino. In Comune di Grimacco e Drenchia (tratto Liessa-Grimacco-Drenchia e tratto Rucchin verso Stregna) la tipologia di interventi ha riguardato lavori di manutenzione del fondo stradale, sostituzione di barriere e stabilizzazione di tratti cedevoli per la messa in sicurezza della viabilità oggetto del percorso di gara. Inoltre sono stati eseguiti lavori di abbattimento, sfrondamento essenze e pulizia arbusti vari secondo le indicazioni fornite dall'organizzazione del Comitato Tappa.

Più di 1 milione investito
La presidente ha ricordato come lo stanziamento della Regione di 1 milione e 240 mila euro destinato alla viabilità di un territorio piuttosto fragile sia un investimento, un patrimonio che resta ai cittadini e ai Comuni anche dopo il passaggio del Giro d'Italia. L'auspicio è, anzi, che sia l'occasione per organizzare ulteriori eventi e fare diventare queste zone della regione più attrattive.
Le immagini della 99ma edizione della Corsa Rosa saranno distribuite in tutto il mondo, i Paesi collegati saranno 184, una quarantina dei quali in diretta grazie a 29 network televisivi, e questo darà al Friuli Venezia Giulia una grande visibilità.

Cronoprogramma rispettato 
Quelli delle Valli del Natisone e del Torre sono  territori che ne hanno particolarmente bisogno e per questo l'impegno della Regione va nella direzione di affermare con forza che qui si può fare un investimento importante sul turismo, lo sport e le comunità - ha sottolineato la presidente, ricordando che l'investimento invece per i costi di tappa è stato di 207 mila euro. «Essendo partita un po' più tardi del solito la macchina dell'organizzazione, temevamo fosse difficile recuperare, ma siamo invece a buon punto: ciò che mi dà soddisfazione è che questi splendidi territori, ancora molto sconosciuti, diventeranno protagonisti e che alla fine di tutto resterà per le Valle del Natisone e del Torre una rete viaria molto efficiente, da sfruttare per il futuro», ha affermato Cainero.