29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Scelta criticata dalla stessa maggioranza di Honsell

La statua 'dimenticata' diventa elemento di arredo urbano

Il Comune di Udine ha deciso di spostare il monumento del primo re d'Italia, Vittorio Emanuele II, dai giardini Ricasoli a piazza XX Settembre. Il motivo? Per riempire una piazza semi-sederta

UDINE – Diciamo subito una cosa. L’attuale posizione non rende grande merito al primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II. Coperto dai rami degli alberi del giardino Ricasoli, scorgerlo da piazza Patriarcato è ormai un’impresa. Resta però il dubbio se la decisione del Consiglio comunale di Udine (su proposta del consigliere Adalberto Burelli) di spostare la statua del monarca sabaudo in piazza XX Settembre sia la migliore possibile. Quasi un modo per riempire un luogo pubblico ormai semi-deserto, 'costringendo' il monumento sabaudo, tra l'altro, a venire inglobato, qualche giorno a settimana, dalle bancarelle del mercato.

Perché non coinvolgere la popolazione, magari quella scolastica, tentando, con la scusa dello spostamento della statua, di insegnare qualche nozione risorgimentale ai distratti studenti di oggi? Perché non ridare a Vittorio Emanuele II la dignità di un tempo, ricollocandolo sul terrapieno di piazza Libertà, luogo scelto a metà del 1880? Un gesto dall’alto valore simbolico proprio nell’anno in cui la città di Udine celebra i 150 anni dall’annessione all’Italia.

La decisione presa dal consiglio ha diviso la stessa maggioranza, con i ‘dissidenti’ di Alternativa che hanno votato contro. Tra questi Andrea Sandra, che dal suo profilo Facebook ha commentato sarcastico: «Intanto a ringraziare saranno i tanto disorientati piccioni che finalmente avranno un luogo per le loro fisiologiche necessità».  
Chissà cosa direbbe il re ‘gentiluomo’ se sapesse che la sua statua sta per diventare ornamento per l’arredo urbano cittadino anziché restare monumento alla memoria!