19 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Verso il 2018

Il centrodestra di Parisi: in Fvg è Simone Bressan il riferimento

Uno dei più stretti collaboratori del team elettorale del quasi sindaco di Milano è una delle migliori teste del centro destra regionale, snobbato dalla vecchia e consumata nomenklatura locale

UDINE - Stefano Parisi, che ha sfiorato il colpaccio a Milano dopo essere partito con ben 14 punti di distacco da Sala, ora punta ancora più in alto. E ha l’ambizione, legittima, di rifondare un centro destra spappolato tra neofascisti, nostalgici, populisti, popolari, liberali, centristi. E visto il capolavoro fatto a Milano – con buona pace di Salvini che pensava di essere diventato il deus ex machina del centrodestra – c’è da credere che farà le cose sul serio. Gli effetti del ‘progetto Parisi’ si riverbereranno inevitabilmente anche In Fvg. Anzi, qui saranno presumibilmente più evidenti. A tanti, forse troppi, è sfuggito che uno dei più stretti collaboratori del team elettorale di Parisi era un certo Simone Bressan (annotatevi questo nome a futura memoria…), una delle migliori teste del centro destra regionale, snobbato dalla vecchia e consumata nomenklatura locale. Ed è già stato inserito nel ristretto team del progetto-Parisi.

Chi è Simone Bressan
Chi è Bressan è presto detto. E lo attingo da fonti ufficiali che corrono in rete. ‘Blogger di origini friulane e aspirazioni angloamericane. Fondatore di Rightnation.it e Tocqueville.it, due delle più fortunate esperienze di blogging del centrodestra italiano. E’ la voce tecnica delle 'corse clandestine di cavalli', inviato speciale negli ippodromi del Nord Est. Nella vita reale è direttore del Centro Studi ImpresaLavoro. Per lavoro e per passione si occupa da anni del rapporto tra politica e digitale. Tra gli altri è stato consulente del Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, e – come detto - digital strategist del candidato sindaco di Milano, Stefano Parisi. Ha sviluppato e sviluppa strategie digitali per partiti politici, candidati, aziende e istituzioni private o pubbliche’.  Bressan sarà anche relatore a Election Days, dove racconterà la campagna elettorale di Parisi al principale workshop di alta formazione nel campo della comunicazione politica e della strategia elettorale. 

Troppa fretta nell'annucniare Fedriga candidato per il cdx?
Giorni fa la Lega Nord ha annunciato in pompa magna che Massimiliano Fedriga sarà l’uomo che sfiderà nel 2018 la Serracchiani o chi per lei. Troppa fretta per un annuncio sicuramente prematuro vista la dinamicità politica. Ma evidentemente Matteo, quello padano, ha fretta di ergersi a leader e trascinatore del centro destra, complice anche la quasi totale assenza di interlocutori. Ma ammesso e non concesso che Fedriga accetti di buon grado il diktat del suo leader, suggerirei alla Lega di essere meno precipitosa, di  capire come si muoverà Parisi e di cominciare a valutare l’ipotesi che gli Italiani non sono disposti ad avventure neo-populiste.

La discesa in campo di Parisi farà deflagrare il centrodestra in Fvg? 
Parisi ha stoffa da leader. Preparazione manageriale. Fascino verso quelle fasce moderate che in Italia sono la maggioranza. Deciso a non uscire dall’Euro e dall’Ue come sognano le destre populiste europee. E consapevole dell’ineluttabile, lento tramonto politico di Berlusconi.
Sì, anche i n Fvg la partita delle regionali ridiventa politicamente affascinante perché se Parisi andrà dritto alla meta le carte saranno inevitabilmente sparigliate. I non leghisti pretendenti al trono - come i vari Riccardo Riccardi (che dovrebbe fare i conti con l’ambizioso amico Sergio Bini disposto a mettere in campo una micidiale task force e supportato da una personale ‘tranquillità’ economica d’altri tempi), oppure il sindaco di Gemona Paolo Urbani che da tempo fiuta l’aria a favore o ancora il sindaco di Cividale, Stefano Balloch, che fin qui ha goduto dei cadeaux in termini di visibilità  della stampa che conta, tanto per citarne alcuni – potrebbero essere costretti a riposizionarsi. Bressan lavorerà a stretto contatto co Parisi e difficilmente non metterà becco sulle questioni del Fvg. Ma è chiaro che la discesa in campo di uno come Parisi è destinata a far deflagrare il centro destra costringendolo a una profonda rivisitazione interna.