19 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Si chiude il 6 e 7 agosto con Venier e Fabi

Bene i primi tre concerti, ora si attende il gran finale del No Borders

«Siamo in linea con le aspettative - assicura l'organizzatore del Festival, Claudio Tognoni - nonostante il brutto tempo»

TARVISIO – Tempo di primi bilanci per il No Borders Music Festival, l’evento musicale che dopo le prime tre tappe il 29, 30 e 31 luglio si appresta al gran finale il 6 e 7 agosto.
I riscontri, per ora, sono positivi sostiene Claudio Tognoni, direttore del Consorzio di promozione turistica e organizzatore del festival. «Siamo in linea con le aspettative - assicura - nonostante il brutto tempo».

Durante le giornate del Festival, lungo le strade di Tarvisio si poteva ammirare il trasporto generale, grazie a piccoli complessi che suonavano nei bar di via Roma prima dei concerti dei big, creando un’atmosfera rilassata e piacevole. Molta gente è scesa in piazza per ascoltare le note di ‘America’ della grande Gianna Nanni, che con il suo concerto ha sicuramente rispettato le aspettative prefisse per il grande inizio della manifestazione.
Il sabato sera è stato invece animato da Rokia Traorè, cantante maliana, che con i suoi balli tradizionali e con i suoi melodiosi inni alla libertà ha intrattenuto il pubblico in piazza, immergendolo appieno nella sua amata Africa.
L’ultimo appuntamento del weekend è stato con i Dj Set di Philippe Cohen Solal e Richard Dorfmeister che, nonostante la pioggia e il maltempo, hanno intrattenuto tutti con il loro grande carisma e i loro particolari Remix.

Rimaniamo in trepidante attesa per prossimi due appuntamenti del Festival: il grande pianista e compositore Glauco Venier (sabato 6 agosto al Lago Superiore di Fusine) e il noto cantautore italiano Niccolò Fabi (domenica 7 agosto al Rifugio Gilberti). Tognoni nutre grandi aspettative per questi concerti che si svolgeranno in aree naturalistiche, distanti dai soliti auditorium e dalle solite piazze, e che, proprio per questo, renderanno le performance ancora più interessanti.
«Per ora siamo molto contenti - ribadisce l’organizzatore dell’evento - speriamo di poter continuare a organizzare il No Borders Music Festival facendolo crescere ulteriormente». Molto, in questo senso, dipenderà dalle risorse a disposizione.