24 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Prodotti tipici

Shaurli chiude la polemica sul 'kebab friulano'

L'assessore ricorda l'impegno della Regione negli ultimi ultimi per promuovere i prodotti del Fvg in Italia e nel Mondo

UDINE – L’assessore Cristiano Shaurli chiude la polemica nata intorno al ‘kebab friulano’, che aveva fatto gridare allo scandalo lo chef Luca Manfè.
"La Regione non ha stanziato affatto 90 mila euro per promuovere un kebab, bensì la presenza del Fvg a una delle maggiori manifestazioni internazionali dedicate all'enogastronomia e ai presidi Slow Food. In mezzo a decine di prodotti presentati c'erano alcuni panini con nomi di fantasia di cui uno il ‘kebab furlan’: qualcuno ha voluto puntare l'indice su quello e dimenticare tutto il resto".

Stop alle strumentalizzazioni
"Sulla 'querelle del kebab' - ha proseguito Shaurli – condivido la risposta che ha dato il presidente SlowFood Friuli Massimiliano Plett, e colgo l'occasione per ringraziare l'associazione per averci permesso di presentare al meglio al Salone del gusto di Torino i nostri presidi tipici, le eccellenze e le DOP del Friuli Venezia Giulia: è stato un successo che non può certo essere sminuito dalla strumentalizzazione che si è fatta attorno al nome di uno delle decine di prodotti e piatti offerti in quella occasione. Non credo sia compito della politica controllare il nome di tutti i piatti proposti all'interno di una manifestazione molto più ampia che era incentrata alla valorizzazione di tanti dei nostri prodotti tipici. Continuo del resto a credere che il frico sia uno di quelli a più alto 'tasso identitario' e che la sua promozione resti una priorità per la Regione: auspico che tutti i produttori che lo confezionano  - visto che ce n'è più d'uno - si accordino per una ricetta condivisa che ci permetta di tutelarlo e di presentarci in maniera ancor più forte sui mercati internazionali", spiega Shaurli.

Shaurli ricorda la presenza a Eataly
"Tutti i contributi i consigli e suggerimenti sono i benvenuti, siano di imprenditori o di cuochi - aggiunge Shaurli -  ma credo che se c'è una scelta che questa Regione ha fatto è proprio pensare di puntare molto di più che in passato sulla promozione nazionale ed internazionale e sulla conoscenza dei nostri prodotti nel mondo".
A tal proposito l'assessore ricorda la scelta di dedicare al Friuli Venezia Giulia un mese di promozione a maggio di quest'anno nei grandi negozi 'Eataly' di New York e Chicago, che ha coinvolto una sessantina di produttori - tra cui anche produttori di frico - con una ventina di degustazioni/eventi nello store di Chicago e una quindicina in quello di New York.