23 aprile 2024
Aggiornato 10:00
La presentazione dell'iniziativa a Udine

I medici siriani si formano grazie alla tecnologia friulana

Attivato un collegamento ‘virtuale’, in videoconferenza, tra l’Ospedale di Udine e 15 centri sanitari distribuiti dal nord al sud della Siria. Trait d’union la fondazione @uxilia

UDINE - Un collegamento ‘virtuale’, in videoconferenza, tra l’Ospedale di Udine e 15 centri sanitari distribuiti dal nord al sud della Siria. L’obiettivo è fornire teleassistenza per la formazione a distanza in ambito nefrologico, indispensabile per supportare negli interventi i medici in Siria, che a causa della guerra si trovano in condizioni di agire in molte patologie di cui non sono specialisti (ad Aleppo, tanto per fare un esempio, alcuni dentisti stanno facendo i tagli cesarei).
Il primo di questi collegamenti è stato fatto martedì a Udine, dalla Soc di Nefrologia, Dialisi e Trapianto renale, tramite i servizi di Telemedicina con tecnologia WebEx Sisco.
Una sperimentazione avviata per la prima volta in Italia e in Europa, possibile grazie alla collaborazione tra l’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, Sema Italia (Syrian Espatriated Medical Associated), l’Associazione di medici siriani espatriati e @uxilia Foundation, la più importante organizzazione umanitaria friulana con sede a Cividale del Friuli, e Informatici Senza Frontiere, organizzazione no-profit che utilizza le conoscenze informatiche come strumenti per fornire un aiuto concreto alle popolazioni disagiate.

Come funziona la telemedicina
La telemedicina permette di effettuare la diagnosi e il consulto terapeutico su un paziente che non è fisicamente nello stesso posto del medico, attraverso la trasmissione a distanza di dati prodotti da strumenti diagnostici.
Fornire un'opinione clinica a distanza supportata da dati acquisiti inviati a un medico remoto che li analizza e li referti,  produce di fatto una valutazione clinica più approfondita.
Le tecniche telemediche favoriscono inoltre applicazioni di formazione a distanza, nelle quali il medico remoto può specializzare i medici che chiedono una seconda opinione su un caso clinico attraverso tecniche di e-learning.

Il primo collegamento
Come detto, un primo collegamento è stato realizzato martedì mattina tra l’ospedale di Udine e un luogo non precisato (per motivi di sicurezza) della Siria. La formazione ha riguardato il processo di dalisi. Tra i presenti, il direttore della Soc di Nefrologia, Dialisi e Trapianto renale dell'Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine Domenico Montanaro, il responsabile del Cad di Nefrologia e Dialisi di Cividale (trait d’union e promotore dell’iniziativa attraverso la fondazione @uxilia) Massimiliano Fanni Canelles, il chirurgo siriano Nabil Al Mureden e Alessandro Sabelli di Informatici senza Frontiere.