24 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Classe 1930

Morto Andrea Pittini: industria friulana in lutto

Carattere da friulano doc (ruvido ma di grande generosità), cominciò a lavorare da giovanissimo a Gemona, nel dopoguerra, grazie a un’intuizione: recuperare il materiale ferroso residuo delle bombe e rivenderlo

UDINE – E’ morto Andrea Pittini, uno degli imprenditori più noti e capaci del Nord Est d’Italia. La sua ‘creatura’, le Ferriere Nord di Osoppo, sono conosciute in tutto il mondo per la produzione di acciaio. Pittini, 86 anni il prossimo 1 novembre, è considerato uno dei 'padri' dell’industria italiana e friulana.

Carattere da friulano doc (ruvido ma di grande generosità), Pittini cominciò a lavorare da giovanissimo a Gemona, nel dopoguerra, grazie a un’intuizione: recuperare il materiale ferroso residuo delle bombe e rivenderlo. Da lì, con un grande spirito di sacrificio e con grandi capacità imprenditoriali, cominciò a prendere forma l’impero Pittini, che oggi, è costituito da 17 stabilimenti con 1.700 dipendenti (500 dei quali solo a Osoppo) e con una capacità produttiva di 3 milioni di tonnellate all'anno.

Pittini fu anche tra i protagonisti della ricostruzione post terremoto del 1976, e la sua reazione contribuì a dare speranza ai suoi lavoratori e alla sua gente, in un periodo particolrmente difficile per tutto il Friuli. 
Questo il primo commento della presidente della Regione Debora Serracchiani: «Con il cavalier Pittini se ne va un gigante dell'imprenditoria friulana, un simbolo di laboriosità, creatività industriale e tenacia e una figura che ha contribuito in maniera irreversibile al progresso economico della nostra regione», così Serracchiani.