18 aprile 2024
Aggiornato 06:30
A San Daniele

Biblioteche: Guarneriana digitalizza testi antichi

Festeggiati i i 550 anni di una delle prime biblioteche pubbliche d'Europa, scrigno d'arte che nella sua sezione antica conta 12 mila volumi. Tra i presenti l'assessore regionale Gianni Torrenti

SAN DANIELE - «Il patrimonio custodito nella Biblioteca Guarneriana è inestimabile, si tratta di beni librari antichi, rari e per loro natura molto delicati: con il progetto di digitalizzazione che la Regione ha sostenuto rendiamo facile la fruibilità di codici che sono importanti fonti archivistiche, ma anche vere e proprie opere d'arte e quindi ci auguriamo anche l'avvicinarsi di una numerosa e curiosa nuova utenza». Così l'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, che ha preso parte, a San Daniele del Friuli, all'evento organizzato dalla Guarneriana assieme al Comune per festeggiare i 550 anni di una delle prime biblioteche pubbliche d'Europa, scrigno d'arte che nella sua sezione antica conta 12 mila volumi. Le celebrazioni sono anche stata l'occasione per presentare il progetto realizzato con un accordo di collaborazione stipulato l'anno scorso con la Regione che ha portato alla digitalizzazione di undici manoscritti (due erano già stati ‘acquisiti’ in precedenza).

«Si tratta di un lavoro lungo, delicato e impegnativo anche dal punto di vista finanziario, ma lo riteniamo indispensabile sia per agevolare chi si approccia ai codici per motivi di studio, ma anche per fare conoscere a una più vasta platea l'eccezionale patrimonio storico archivistico che custodiamo e che a differenza di altri tesori, cito ad esempio le pinacoteche, non è di immediata fruizione», ha aggiunto Torrenti.
A tal proposito l'assessore ha ricordato che questo progetto si inserisce nel quadro di un complessivo monitoraggio di tutti i beni raccolti nelle biblioteche storiche del Friuli Venezia Giulia. «Abbiamo iniziato dalla Guarneriana, che è di certo lo scrigno più prezioso in tal senso, ma si tratta solo dell'avvio di un percorso su cui abbiamo intenzione di continuare per comprenderne l'effettiva ricaduta in termini di interesse diffuso e fruizione di massa e quindi, in caso, per espanderne le progettualità», ha spiegato l'assessore.