25 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Sabato 29 ottobre, alle 18

Festival MaraveeLudo inaugura al Castello di Susans

La mostra, suddivisa in 4 sezioni, metterà in scena le quattro categorie in base alle quali il sociologo Roger Caillois ha classificato i giochi. In ogni sezione è prevista una puntuale tipologia di spettacolo e-o di gioco interattivo per il pubblico, per la sera dell'inaugurazione e in successivi appuntamenti, con testi e lettura scenica di Fabio Turchini

MAIANO - Sabato 29 ottobre, alle 18, al Castello di Susans, a Maiano, inaugurazione ufficiale per il Festival MaraveeLudo, con apertura della mostra sui tre piani del castello, opere interattive, performance di danza, teatro, poesia sonora. La mostra, suddivisa in 4 sezioni, metterà in scena le quattro categorie in base alle quali il sociologo Roger Caillois ha classificato i giochi. In ogni sezione è prevista una puntuale tipologia di spettacolo e-o di gioco interattivo per il pubblico, per la sera dell'inaugurazione e in successivi appuntamenti, con testi e lettura scenica di Fabio Turchini.

La mimesi
Sezione votata alla categoria del gioco inteso come simulacro, come maschera atta a creare identità altre e come "maschera" che simula il vero (Opere di Luca Suelzu e Giovanna Ricotta, Performance attoriale di Claudia Contin Arlecchino e Rita Maffei, Performance interattiva di Giovanna Ricotta). Il riferimento va al gioco di ruolo, dove le persone diventano altro da sé. La categoria della mimesi – che sottende l'intero concetto di gioco, sempre teso alla creazione di un mondo fittizio – è diffusa in diverse sale del castello.

L'azzardo
Questo ambiente mette in scena la dimensione del gioco in cui il fattore primario è il caso e il destino, che sul fronte dell'arte chiama in causa l'utilizzo di materiali trovati e recuperati, che ammiccano al gioco del riciclo (Opere di Anna Galtarossa, Performance di poesia sonora di Enzo Minarelli).

La vertigine
Questa sezione è dedicata al gioco inteso come ricerca della vertigine, dell'abbandono all'ebbrezza, in cui si gioca a provocare se stessi. In tal caso è l'artista a provocare il pubblico attraverso il movimento e, per l'appunto, il senso di vertigine, chiamando in causa il visitatore-attore che interagendo con la video-installazione provoca dinamismo e mutazione della visione (Opere di Michelangelo Bastiani, Performance di danza interattiva).

La competizione
È la sezione dedicata al gioco propriamente inteso come competizione: dell'artista con i linguaggi della tecnologia contemporanea che imperversano nel quotidiano; e dello spettatore che gareggia con l'arte in video interattivi e innanzi a un diorama performativo in cui la competizione tra corpo umano e corpo animale si gioca tra immagine, danza, videogioco e natura (Opere di Mauro Ceolin e Marc Chiat, Spettacolo su progetto di Ceolin, coordinato da Martina Tavano in collaborazione con Atelier EnidUDanza. Performer: Giulia Bauzon, Erica Mattioni, Erica Modotti, Chiara Pasqualini, Martina Tavano).