28 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Vito d'Asio e Clauzetto

Viabilità, sviluppo turistico e Uti: incontro tra sindaci e Serracchiani

La riunione è servita per fare il punto su alcune necessità espresse dalle comunità di questa zona del Pordenonese e analizzare inoltre alcune criticità di carattere amministrativo

VITO D'ASIO - Viabilità, sviluppo turistico e funzioni associate all'interno dell'Unione territoriale intercomunale (Uti) delle Dolomiti Friulane. Sono stati questi solo alcuni dei principali argomenti trattati nel corso dell'incontro svoltosi in municipio a Vito d'Asio tra il sindaco di questa località Pietro Gerometta, quello di Clauzetto Flavio Del Missier, alcuni componenti delle due giunte, il consigliere regionale Armando Zecchinon e la presidente della Regione Debora Serracchiani. La riunione è servita per fare il punto su alcune necessità espresse dalle comunità di questa zona del Pordenonese e analizzare inoltre alcune criticità di carattere amministrativo.

Viabilità e trasporti
Sul fronte della viabilità e dei trasporti, i due sindaci hanno posto all'attenzione di Serracchiani la necessità di porre mano alla galleria di San Francesco, opera questa che rischia di diventare un collo di bottiglia soprattutto per i bus turistici provenienti dalla Carnia. A tal proposito la presidente della Regione ha assicurato che dell'argomento interesserà l'assessore alle infrastrutture Mariagrazia Santoro, prospettando la possibilità di intervenire sulla sede stradale. Sul fronte dei trasporti è stato ricordato alla presidente la criticità per lo spostamento degli studenti dalle zone più a Nord dei due comuni fino ai plessi scolastici. Su questo argomento Serracchiani ha spiegato che, con l'assegnazione del nuovo bando regionale del trasporto pubblico locale, il problema si risolverà. Nel frattempo, la Regione terrà in debito conto il problema sollevato dai sindaci. Dal canto suo il primo cittadino di Clauzetto ha rimarcato la necessità di mettere mano ad alcuni tratti viari che riguardano il suo comune, per migliorare il transito soprattutto ai turisti che gravitano nella zona.

Turismo e accoglienza
E, a proposito di turismo, tanto Gerometta quanto Del Missier hanno posto l'accento sulle potenzialità del territorio e delle
strutture presenti, di cui sono state illustrate le rispettive peculiarità, chiedendo alla presidente un'attenzione che tenga
conto del fatto che nella val d'Arzino si sono registrate numerose presenze di turisti, provenienti da 15 Paesi diversi. Tra le necessità espresse, figura ad esempio quella di un ufficio turistico più strutturato che consenta l'accoglienza di quanti
arrivano in questa zona, alla luce delle attività legate ad esempio al parapendio e al deltaplano che richiamano numerosi
appassionati. Si è fatto poi accenno ad uno sviluppo balneare dell'Arzino, anche a seguito dell'importante valore dato a questo corso d'acqua dal Financial Times, una ribalta internazionale che potrebbe ancor più incrementare il numero di visitatori in questa zona del Pordenonese.

La questione Uti
Infine, sotto il profilo amministrativo, i due sindaci hanno compiuto una panoramica sull'attività svolta all'interno dell'Uti delle Dolomiti friulane, di cui fanno parte entrambi i Comuni. In particolare l'attenzione si è soffermata sulle undici funzioni
trasferite al nuovo organismo ma anche e soprattutto ad altre importanti iniziative svolte a livello d'ambito. A tal proposito è stata ricordata l'edificazione a Casiacco di un magazzino per l'attività antincendio, che ha visto collaborare sei Comuni dell'Uti. Ma anche la volontà di dare vita ad un consorzio per l'attività silvo-pastorale, struttura questa che dovrebbe avere lo scopo di 'aggredire' i fondi legati al Psr. Gerometta e Del Missier hanno quindi chiesto se, per alcune specifiche attività dei sub ambiti, sia possibile restringere il campo d'azione dai 5 mila ai 3 mila abitanti - come in parte previsto dalla norma regionale - consentendo così ad alcune comunità delle Uti di gestire al meglio singole attività.