25 aprile 2024
Aggiornato 01:30
La visita

Stefano Parisi a Udine per incontrare i vertici di Fi

L’uomo scelto dal Cavaliere per iniettare nuova linfa sia in Forza Italia parlerà anche con i sindaci anti Uti

UDINE – Stefano Parisi, l’ex candidato sindaco di Milano, l’uomo scelto dal Cavaliere per iniettare nuova linfa sia in Forza Italia sia in tutto il centrodestra, giovedì sarà a Udine. La visita nel capoluogo friulano fa parte del suo tour lungo lo Stivale. Obiettivo dell’ex direttore generale di Confindustria è quello di diventare un punto di riferimento dei moderati. Anche nell’estremo Nordest.

Parisi ha in programma una serie di incontri strettamente privati con esponenti di spicco di alcune forze di centrodestra. Si fanno i nomi, tra gli altri, di Massimo Blasoni e di Riccardo Rccardi, mentre è certo che incontrerà anche un gruppo di sindaci friulani. Alle 18, a palazzo Kechler, Parisi parlerà con i primi cittadini anti Uti, con coloro, cioè, che stanno ostacolando la riforma regionale degli Enti locali.
Nel tardo pomeriggio, sempre in forma privata, Parisi si vedrà con il direttore del Messaggero Veneto, Omar Monestier. Il suo portavoce in Regione, Simone Bressan – che si è occupato della comunicazione social durante la campagna elettorale per la corsa a sindaco di Milano – si affida alla consegna del silenzio e non motiva il perché della rinuncia a un incontro pubblico di Parisi. Il quale, del resto, più volte ha precisato come il suo ‘peregrinare’ abbia unicamente lo scopo di raccogliere utili indicazioni per giungere a una sorta di ‘radiografia’ politica del centro destra italiano.

E’ dato anche per certo che Parisi non affronterà ancora il tema delle regionali del 2018 sulle quali, all’interno del centrodestra, grava l’ipoteca della Lega Nord. Più volte, infatti, Salvini ha annunciato in Fvg che il segretario regionale, Massimiliano Fedriga, sarà il candidato presidente anti-Serracchiani (se sarà lei a ripresentarsi). Ipotesi che non è stata né avallata né condivisa dalle altre forze dello schieramento. Fedriga per ora ha risposto ‘obbedisco’ a Salvini, ma soltanto per dovere, visto che non pare intenzionato a rinunciare a un altro ‘giro’ romano. Rimane il fatto che in prospettiva, uno dei nodi che Parisi dovrà affrontare, sarà proprio quello del rapporto con la Lega, anche in Fvg. Salvini infatti, non lo riconosce ancora come possibile leader del centrodestra, nonostante l’abbia spinto a candidarsi a Milano.