20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Convegno a La Quite

Fondamentale vaccinarsi contro influenza e pneumococco

Per il dottor Canciani, "è una scelta individuale che si traduce in un bene prezioso per l’intera comunità”. Appello rivolto soprattutto alle persone anziane

UDINE - «Vaccinarsi contro l’influenza e la polmonite da pneumococco è fondamentale per la salute delle persone anziane e non solo: la vaccinazione è una scelta individuale che si traduce in un bene prezioso per l’intera comunità». Sono le parole del dottor Luigi Canciani, direttore del Distretto sanitario di Udine, che ha condotto l’incontro organizzato da La Quiete sui vaccini con l’obiettivo di dare alle persone e agli operatori sanitari informazioni complete e utili elementi scientifici per la salute e la prevenzione consapevole.
«In una società in cui il numero della popolazione anziana è in continuo aumento – spiega Canciani – bisogna riorientare i servizi del territorio verso la prevenzione e verso le buone pratiche dell’invecchiamento attivo. Raggiungere una determinata copertura di vaccinazioni è un grande valore aggiunto per tutta la comunità in termini di benefici sia diretti che indiretti sulla salute dei cittadini". 

Vaccinarsi è dunque un gesto individuale che assume un importante valore collettivo: basti pensare che nel 2013 in Italia ci sono stati 9.000 decessi per polmonite da pneumococco. Durante l’incontro, infatti, si è parlato di vaccino antinfluenzale e anche dell’anti pneumococcico, in particolare del 13valente coniugato: si tratta di un vaccino che, associato ad una proteina, garantisce la cessione graduale per una protezione rilevante contro i ceppi più diffusi (esistono circa 90 tipi di questo batterio) che vale per tutta la vita senza bisogno di alcun richiamo.
«Prevenzione e informazione sono alla base della salute – spiega Damiano Degrassi, consigliere del cda de La Quiete -. L’obiettivo de La Quiete è essere fulcro di una nuova sinergia sul territorio tra ospedali, istituzioni, associazioni e famiglie in modo da creare un circolo virtuoso dell’assistenza e della prevenzione consapevole a partire dalle categorie più deboli. Ecco perché incontri come questo sono fondamentali per creare coesione tra gli attori coinvolti»

Durante l’incontro è stata approfondita anche la storia delle pandemie influenzali più celebri come la Spagnola del 1918, l’Asiatica del 1957 e quella di Hong Kong del 1968. Sono state analizzate le complicanze dell’influenza, la polmonite da pneumococco e le misure igieniche per ridurre la trasmissione del virus influenzale nelle comunità e nelle famiglie. Grazie ai vaccini sono stati debellati il vaiolo, la poliomelite, e molte patologie sono ormai rarissime, quasi scomparse. Non essendo queste malattie più 'visibili', è diminuita la percezione della loro gravità: il rischio è di sottovalutare la necessità della profilassi costante per impedirne la ricomparsa.