26 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Sanità

Taglio del nastro per i nuovi Cap di Tarvisio e Ovaro

Serracchiani e Telesca inaugurano i Centri assistenza primaria di montagna. Tra le novità, l'ampliamento dell'orario dei medici di gruppo da da 6 a 8 ore al giorno e la presenza in più di un infermiere che coadiuverà le attività di prevenzione e cura.

TARVISIO - Sono stati inaugurati, alla presenza della presidente della Regione Debora Serracchiani e dell'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, due Centri assistenza primaria (Cap) di montagna.
I Cap tengono conto nel loro modello organizzativo delle principali caratteristiche del territorio dell'Azienda per l'assistenza sanitaria 3 Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli, ovvero una densità abitativa bassa, con difficoltà di trasporto, ma una già buona integrazione fra i servizi socio sanitari. Va segnalato che in questa azienda il tasso di accessi a domicilio per l'assistenza delle persone anziane è, per esempio, il più alto dell'intera regione.

Per Serracchiani si può toccare con mano la nuova riforma sanitaria 
«Qui - ha commentato Serracchiani - tocchiamo con mano l'attuazione della riforma sanitaria, una sfida complessa ma necessaria, che ora comincia a mostrare i suoi frutti. Il lavoro di lettura dei bisogni sempre più diversi e complessi nel settore della sanità in questo territorio, proprio per le sue peculiaritá, era stato attivato con precocità da medici, infermieri e da tutti gli operatori: qui quindi si è trattato solo di 'rammendare' una trama già ben tessuta. Ora, oltre all'importanza di rafforzare i servizi, modularli alle rinnovate esigenze e informare capillarmente la popolazione, l'ulteriore sfida sarà esportare questo modello».
Per l'assessore Telesca «si è proprio raccontato il cambiamento della sanità; chi vive qui chiede punti di
riferimento e anche per questo da sempre questi territori hanno espresso una forte integrazione tra gli operatori che lavorano in questo settore. Con la riforma noi abbiamo costruito un modello che si adatta benissimo a queste situazioni, abbiamo fornito strumenti e oggi siamo grati a tutti coloro che hanno dimostrato di saperli usare bene, per una sanità nuova, più vicina ai cittadini e ai loro veri bisogni»
.

Sarà ampliato l'orario di presenza dei medici
Nel 'Cap di montagna 2.1 sede di Tarvisio', in particolare, si organizza ciò che da dieci anni è stata già una realtà modello per l'assistenza nei territori di montagna e che oggi amplia il servizio (ove operano 40 unità tra medici e personale infermieristico) all'intera Canal del Ferro e Valcanale. Tra le novità, l'ampliamento dell'orario dei medici di gruppo da da 6 a 8 ore al giorno e la presenza in più di un infermiere che coadiuverà le attività di prevenzione e cura. Nel 'Cap di montagna 1.1 sede di Ovaro' confluiscono la Medicina di gruppo già oggi esistente ed i medici di medicina generale di Prato Carnico, Rigolato-Forni Avoltri, Comeglians. Il personale medico è di 5 unità.

I Cap saranno un punto di riferimento per i cittadini 
L'obiettivo ricordato dal direttore generale della Ass3 Pierpaolo Benetollo con l'istituzione dei Cap è «fornire ai cittadini, anche al di fuori dell'ospedale, un punto di riferimento costante nell'arco della giornata, con una sede e un numero di telefono unici cui rivolgersi, e un raccordo fra medici di famiglia, infermieri, medici di guardia medica, specialisti, servizi sociali». Nel Cap è garantita una presenza medica e infermieristica continuativa lungo l'arco della giornata, arricchita da specialisti per attività di consulenza su richiesta dei medici di famiglia; la guardia medica è presente presso la stessa sede, anche per garantire un passaggio di consegne fra il giorno e la notte, fra i giorni feriali e quelli festivi. Presso le due sedi l'AAS 3 sta mettendo a disposizione attrezzature per svolgere esami come l'elettrocardiogramma (collegato in telemedicina con la Cardiologia ospedaliera), l'esame del fondo dell'occhio, la spirometria, alcune ecografie.
Nell'occasione è stata ricordata l'importanza dei quattro punti ambulanza in più attivati nel 2016 sul territorio della Ass 3 (uno dei quali proprio a Ovaro) ed è stato assicurato che nel corso del 2017 anche il parco ambulanze degli altri punti esistenti verrà rinnovato grazie agli investimenti pevisti dalla programmazione regionale aziendale.