29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
A Roma

Ambiente: firmato protocollo bonifica e riconversione ex Caffaro

Il tutto facendo ricorso ad una dote finanziaria di 40 milioni di euro, di cui 35 milioni da parte ministeriale e 5 dalla Regione Friuli Venezia Giulia

UDINE - Definizione delle modalità di intervento per il risanamento ambientale. Ma anche verifica della percorribilità di un progetto integrato per la messa in sicurezza e bonifica nonché riconversione e sviluppo economico dell'area. Il tutto facendo ricorso ad una dote finanziaria di 40 milioni di euro, di cui 35 milioni da parte ministeriale e 5 dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Sono questi i capisaldi del protocollo d'intesa riguardate la ex Caffaro, firmato a Roma dalla presidente della Regione Debora Serracchiani, dal ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, dal capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo economico Giovanni Orsini, dal sindaco del Comune di Torviscosa Roberto Fasan e dalla Caffaro in amministrazione straordinaria, rappresentata dal commissario Marco Cappelletto.

La sottoscrizione del documento consente di definire quali debbano essere le modalità di intervento nell'area Caffaro di Torviscosa per il risanamento ambientale secondo i canoni e i principi dello sviluppo sostenibile, superando così definitivamente le criticità connesse all'inquinamento dell'ambiente che hanno interessato il sito. A questo obiettivo prioritario se ne associa poi un secondo altrettanto importante anche sotto il profilo economico ed occupazionale. In sostanza si tratta di verificare la percorribilità di un progetto integrato che da un lato provveda alla bonifica e messa in sicurezza dell'area e, dall'altro, alla sua riconversione con misure di riqualificazione industriale. Ciò consentirebbe il mantenimento dei livelli occupazionali, creando poi le condizioni per il potenziamento dei siti produttivi esistenti e la realizzazione di nuovi insediamenti con il conseguente incremento dei posti di lavoro. I dettagli operativi del Protocollo verranno poi definiti attraverso uno specifico accordo di programma.

Per compiere queste operazioni, il ministero dell'Ambiente - grazie anche all'approvazione dei singoli piani operativi approvati ieri dal Cipe - ha stanziato 35 milioni di euro a valere sul fondo per lo sviluppo e la coesione 2014/2020 per il Sito di interesse nazionale (Sin) 'Laguna di Grado e Marano'. La cifra verrà utilizzata per la rimozione delle peci benzoiche presenti nell'area di discarica 'A1' nella macroarea 8 nello stabilimento di Torviscosa nonché per i lavori di bonifica della Caffaro. Da parte sua, la Regione si impegna a destinare 5 milioni quali risorse residue e attualmente disponibili nel proprio bilancio derivanti dalla soppressa gestione commissariale per la laguna di Grado e Marano. Il Comune, inoltre, si impegna a favorire l'intervento di privati e del mondo imprenditoriale nella realizzazione del progetto integrato di messa in sicurezza e bonifica nonché per la riconversione e sviluppo economico del sito. Infine la Caffaro coopererà al meglio per l'attuazione del protocollo. Le attività previste dal documento sottoscritto sono finanziate e realizzate in danno dei soggetti responsabili nei cui confronti si agirà per il risarcimento delle somme sostenute per gli interventi.

Per l'attuazione del protocollo viene istituito il Tavolo dei sottoscrittori, composto da un rappresentante per ciascuna parte e coordinato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. La sua funzione è quella di esaminare le problematiche in essere, individuare e proporre agli enti competenti le migliori soluzioni operative nonché monitorare sull'andamento delle attività.