29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Dopo il voto

Il M5S ringrazia gli elettori e spinge Serracchiani verso le dimissioni

“Si è trattato di una enorme mobilitazione di popolo e di una bocciatura senza appello per i proponenti", afferma la portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Elena Bianchi

UDINE - «Ringraziamo tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia che domenica sono andati a votare per difendere la Carta costituzionale e per dire un secco NO a una riforma che voleva smantellare le regole fondamentali del nostro sistema democratico». Esprime grande soddisfazione la portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Elena Bianchi il giorno dopo l’esito referendario.

«Si è trattato di una enorme mobilitazione di popolo e di una bocciatura senza appello per i proponenti che – sottolinea Bianchi - fino all’ultimo e in tutti i modi hanno tentato di imporre dall’alto una riforma dannosa. Dopo il presidente del Consiglio Renzi, anche la presidente della regione Serracchiani dovrebbe trarre le conclusioni a seguito di questa ennesima e limpidissima batosta. Il modus operandi di chi governa in Italia e nel Friuli Venezia Giulia, fatto di continue bugie, di leggi calate dall’alto, di finta partecipazione e di zero ascolto dei cittadini, è ormai inviso alla stragrande maggioranza degli elettori. Qui, nella nostra regione, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata senz’altro la firma indegna della Carta di Udine che, presentata in pompa magna violando persino le regole della par condicio, voleva svendere al volere del governo Renzi la specialità del Friuli Venezia Giulia. Siamo orgogliosi di aver fatto il nostro dovere e di aver bloccato questo progetto per noi inaccettabile».

«In questo momento non possiamo inoltre scordare che la Serracchiani si è rifiutata di dare la parola ai cittadini del Friuli Venezia Giulia per permettere loro di esprimersi, per esempio, sulle riforme regionali riguardanti le Uti e la Sanità. Per l’esecutivo regionale il risultato sarebbe stato lo stesso se non peggiore rispetto a quello di ieri. Ecco perché non vi saranno in primavera i referendum regionali!»«Vogliamo infine ringraziare pubblicamente le centinaia di attivisti e portavoce del MoVimento 5 Stelle che dalla fine di luglio si sono impegnati per spiegare al maggior numero di cittadini quali erano le ragioni del NO. Con la nostra lunghissima campagna referendaria #IODICONO abbiamo organizzato più di 100 eventi, dibattiti, flash mob in tutto il Friuli Venezia Giulia», conclude Bianchi.