27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Allarme rientrato

Arpa, sotto i limiti le diossine a Cervignano

Il report conclusivo dell'indagine effettuata a fine giugno presso un'impianto di cremazione ha evidenziato che le concentrazioni di diossine nei suoli è nettamente al di sotto del limite di rilevabilità

UDINE - L'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente del Friuli Venezia Giulia (Arpa) ha inviato al
sindaco di Cervignano del Friuli il report conclusivo dell'indagine effettuata per valutare le ricadute di diossine nei
pressi dell'impianto di cremazione di Muscoli.
L'indagine, effettuata a seguito del malfunzionamento dell'impianto riscontrato a fine giugno, ha evidenziato che la
sommatoria delle concentrazioni di diossine e di furani nei suoli è nettamente al di sotto del valore limite stabilito dalle norme per le aree a verde pubblico privato e residenziale. Anche i valori misurati di Pcb sono al di sotto del limite di
rilevabilità della metodica adottata ('medium boundì').

L'indagine si è resa necessaria in seguito alla denuncia di superamento dei valori limite di emissione delle diossine
riscontrate a fine giugno presso l'impianto di cremazione di Muscoli. Nel corso dei primi accertamenti effettuati da Arpa a inizio luglio era stato accertato che l'inconveniente era stato provocato da una anomalia elettronica che aveva causato un malfunzionamento della coclea di dosaggio del reagente utilizzato per abbattere i microinquinanti presenti nei fumi.
Il problema era stato risolto tempestivamente e i tecnici di Arpa avevano impartito al gestore dell'impianto di cremazione adeguate indicazioni sulle misure per monitorare il dosaggio giornaliero del reagente onde prevenire il ripetersi di tale anomalia.

L'Agenzia regionale per l'ambiente aveva, inoltre, stabilito di effettuare un ulteriore studio per verificare l'entità della
ricaduta al suolo delle emissioni dell'impianto di incenerimento.
Lo studio, ora concluso, è stato realizzato prelevando dei campioni di suolo in tre distinte aree a verde dislocate nei
pressi dell'impianto di cremazione (in prossimità dell'impianto di cremazione, in prossimità del campo sportivo di Muscoli, nella piazza di Strassoldo). I punti in cui effettuare i prelievi di suolo sono stati scelti sulla base di uno studio del Centro di modellistica ambientale di Arpa, che ha consentito di individuare le zone di probabile maggior ricaduta degli inquinanti aerodispersi.
I risultati ottenuti confermano che, nonostante il superamento del limite di emissione di fine giugno, la dispersione di
diossine e Pcb è stata molto contenuta, sia per la bassa portata oraria e per la bassa concentrazione di diossine e Pcb al camino dell'impianto crematorio, sia per il breve tempo in cui l'impianto ha presentato delle emissioni fuori controllo.