29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Il poliziotto friulano sta bene

Movio dimesso dall'ospedale. Trascorrerà il Natale in famiglia

Il capo della Polizia, intanto, cerca di smorzare le polemiche: "Tutte le forze di polizia sono a rischio e dunque fare i nomi degli agenti non aumenta in alcun modo il pericolo per i singoli"

UDINE – E’ tornato a casa Christian Movio, il 36 enne friulano rimasto ferito nel conflitto a fuoco con il terrorista di Berlino Anis Amri, nella notte tra giovedì e venerdì a Sesto San Giovanni.
Protetto dalle telecamere e accompagnato dai colleghi fuori dall'ospedale, il poliziotto farà ora ritorno a casa per le feste e per la convalescenza, in attesa di poter tornare in servizio. «È contento di star bene ed è pimpante», aveva dichiarato il direttore generale dell'ospedale Matteo Stocco, un paio d'ore prima della dimissione.

Intanto il capo della polizia Franco Gabrielli cerca di smorzare i toni il giorno dopo le polemiche sorte per la divulgazione dell’identità e delle foto dei due agenti che hanno bloccato e ucciso a Milano il terrorista. «Tutte le forze di polizia sono a rischio e dunque fare i nomi degli agenti non aumenta in alcun modo il pericolo per i singoli», ha chiarito. «Fare i nomi con questo tipo di terrorismo – spiega il capo della Polizia – non è né un errore né un’esposizione, perché non siamo in presenza di un terrorismo come quello che abbiamo conosciuto negli anni settanta, un terrorismo endogeno che ha interesse a colpire il singolo, dunque Franco piuttosto che Mario o Cristian. Qui ci troviamo di fronte a qualcosa di diverso».