19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Il 9 gennaio

Novità tributarie 2017: a Udine il primo convegno dell’anno

Gli argomenti trattati saranno la finanziaria e le agevolazioni per le imprese

MARTIGNACCO - L’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Udine, in collaborazione con l’associazione nazionale tributaristi italiani del sezione Friuli Venezia Giulia (ANTI) organizzano lunedì 9 gennaio, dalle 14.30 alle 18.30, il convegno «Novità tributarie 2017», all’ente Fiera di Torreano di Martignacco.

Il programma
Dopo i saluti di Alberto-Maria Camilotti, neo presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti, seguiranno gli interventi di Silvia Pelizzo, Luca Lunelli e Giovanni Sgura. I lavori saranno coordinati da Roberto Lunelli presidente nazionale vicario e presidente regionale Fvg dell’associazione nazionale tributaristi italiani. Saranno le novità fiscali per le imprese, tra proroghe e semplificazioni, e le novità tributarie in materia di accertamento, riscossione e contenzioso, i temi trattati durante il convegno che analizzerà il decreto sullo Spesometro di novembre 2016, la legge di Bilancio (ex legge di Stabilità) e il decreto Milleproroghe. «Anche quest’anno manca una programmazione finanziaria pluriennale, dato che il Governo – osserva Alberto-Maria Camilotti, presidente dell’Ordine - propone una serie di provvedimenti estemporanei a favore di imprese e privati, in assenza di una visione di insieme. Sul fronte delle imprese, per favorire gli investimenti in nuovi impianti e tecnologia, è stato introdotto un iper ammortamento (250%) che si aggiunge al super ammortamento (140%) ed al credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo, riconfermati anche per il 2017. Positiva anche la norma che favorisce una tassazione più leggera per gli investimenti nelle Start Up e PMI innovative».

Le novità
Importanti le novità anche per i dipendenti per cui è stata riconfermata la detassazione dei premi di risultato, fino ad un valore massimo di 3 mila euro annuali, ed ampliata la platea di beneficiari: ora i vantaggi sono per tutti gli operai, impiegati ed i quadri con un reddito inferiore agli 80 mila euro annui, contro i 50 mila previsti fino al 2016. «Di sicuro interesse per imprese e lavoratori è l’azzeramento del cuneo fiscale – conclude Camilotti - per beni e servizi dati al dipendente o ai suoi famigliari, erogati nella forma del welfare aziendale, ad esempio attraverso il pagamento da parte dell’azienda delle rette di asili, badanti per i genitori del lavoratore, assicurazioni sanitarie. In questo caso il costo per l’azienda coincide direttamente con il beneficio integrale dato al lavoratore che riceve così un valore pieno e netto, perché non tassato».