24 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Il punto sull'economia regionale

Artigianato: la Cna vede prospettive confortanti per il 2017

“Sembra si sia finalmente arrestata l’emorragia delle imprese, e che si stia risalendo pian piano la china", afferma il presidente regionale Paolo Brotto

UDINE - Uscita lenta ma tangibile dalla crisi, supporto da parte delle istituzioni, inoccupati convertiti in neoimprenditori, crescita associati, servizi sempre più a misura degli associati. E’ il quadro delineato dalla Cna Fvg, a cui si accompagna una 'moderata' positività, circa le prospettive del comparto artigiano per il 2017. «Sembra si sia finalmente arrestata l’emorragia delle imprese, e che si stia risalendo pian piano la china - afferma il presidente della Cna regionale Paolo Brotto. - Superata la fase peggiore, abbiamo ora indicatori produttivi che inducono a un cauto ottimismo. Chi opera con l’estero è uscito pienamente dal periodo critico, come confermano molte nostre imprese associate; anche sul fronte servizi si sta muovendo qualcosa, mentre il panorama della produzione per il mercato interno resta ancora difficoltoso».

In aumento il fenomeno dell’auto-occupazione
E se da una parte si sono perse per strada, in questi ultimi anni, aziende strutturate, si sono mantenute orgogliosamente in piedi le aziende piccole, come attesta il numero - in crescita consecutiva da due anni - di neo microimprese iscritte alla Cna. «Stiamo osservando - spiega Brotto - quel fenomeno, anticipato qualche anno fa, dell’auto-occupazione. Dipendenti che escono dalle aziende e mettono a frutto la loro professionalità scegliendo la strada dell’imprenditorialità». Dunque, questa è in parte la risposta al problema della disoccupazione; una tendenza generalizzata che la Cna rileva dall’aumento delle micro imprese senza dipendenti nel suo tessuto associativo. «In prospettiva avranno forza e competitività, la Cna saprà accompagnarle: saremo vicini alle piccole imprese con i nostri uffici e servizi per raggiungere i risultati che si attendono da noi».

Il rapporto con la Regione Fvg
C’è poi il sostegno, fondamentale, delle istituzioni: «Con la Regione c’è sintonia - dichiara Brotto -, apprezziamo il costante impegno del nostro assessore di riferimento, il vicepresidente regionale Sergio Bolzonello che, ospite alla cerimonia del 50° della Cna lo sorso autunno, ha rimarcato il ruolo centrale dellʼartigianato nel comparto economico del Fvg e lʼimpegno della Regione attraverso lo strumento del Cata» (due i milioni di euro stanziati allʼanno per linee di intervento a sostegno per lo sviluppo delle imprese artigiane). E i fondi europei per le Pmi? «Bisogna che le nostre imprese colgano meglio le opportunità offerte da Bruxelles per il tramite della Regione», invita il presidente Brotto, con l’auspicio che anche per il nuovo anno «gli interventi regionali a favore del comparto artigiano portino a soluzioni ulteriormente migliorative».

Serve un ulteriore sforzo per ridurre la burocrazia
Il 2016, però, lascia in eredità una richiesta non del tutto esaudita: «Vorremmo uno sforzo maggiore su semplificazione e sburocratizzazione, affinché si recuperino energie e funzionalità. Le imprese chiedono di eliminare una volta per tutte i balzelli che si portano dietro da anni per poter lavorare in serenità». Ma i segnali che arrivano da Roma, aggiunge Brotto, sui nuovi adempimenti fiscali previsti nel 2017 vanno purtroppo nella direzione opposta. «Il fisco vuole sapere sempre di più delle partite iva, e in tempo reale; quindi esige trimestralmente un elenco infinto di informazioni per incrociare i dati: si tratta dell’ennesima zavorra per le imprese. Tutto ciò terminerà quando la fattura elettronica sarà a regime per tutti, ma appioppare ancora nuovi obblighi ai nostri artigiani non aiuta certo ad iniziare sereni il nuovo anno».