29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Il bilancio

Polizia di Frontiera: nel 2016 controllate 5 milioni di persone

Tra aeroporti, porti e fascia confinaria terrestre l'attività è stata piuttosto intensa, con l'impiego di 26 mila pattuglie. Rintracciati 7.243 stranieri che cercavano di introdursi clandestinamente sul territorio nazionale

TARVISIO – Il 2016 è stato un anno particolarmente intenso per il personale della IV^ Zona Polizia di Frontiera di Udine: tra aeroporti, porti e fascia confinaria terrestre sono state controllate e identificate 5 milioni di persone con l’impiego di 26.000 pattuglie.
Un’attività intensa per garantire la sicurezza dei cittadini, che ha portato al rintraccio di 7.243 stranieri che cercavano di introdursi clandestinamente sul territorio nazionale, ha permesso di individuare e denunciare 7.197 persone, 323 delle quali in stato di arresto e 6.874 indagati in stato di libertà, in quanto responsabili di violazioni alle norme sull’immigrazione clandestina, sul traffico di stupefacenti, sui reati contro il patrimonio.

Individuati 30 passeur
In un anno caratterizzato dal permanere del fenomeno dell’immigrazione clandestina lungo la cosiddetta ‘rotta balcanica’, di particolare rilievo è stata l’attività di contrasto, che ha portato all’individuazione di ben 30 ‘passeur’, 15 dei quali sono stati tratti in arresto per favoreggiamento all’immigrazione clandestina; allo stesso modo, rilevante è stata pure l’attività correlata alle riammissioni degli stranieri irregolari, provenienti da Austria o Slovenia, rintracciati lungo il carso triestino, nel goriziano o nel Tarvisiano. Per 720 di loro, per i quali è stato possibile dimostrare che provenissero da uno dei due Stati confinanti, sono scattate, secondo le indicazioni contenute negli accordi di riammissione stipulati con i due Stati, le misure di raccoglimento con l’immediata riconsegna dei medesimi alle rispettive Autorità austriache o slovene.
Positiva viene definita l’esperienza delle pattuglie miste italo austriache, che hanno permesso di impedire l’ingresso nel territorio nazionale di quasi mille stranieri irregolari.

Contrasto anche al traffico di droga e di cuccioli
L’attività della Polizia di Frontiera non si è però limitata al solo contrasto all’immigrazione clandestina; infatti, a ben guardare, tra le maglie dei controlli della Polizia di Frontiera vi si trova un po’ di tutto: dalle tre valigie cariche di bulbi di oppio individuate e sequestrate nel mese di settembre a Tarvisio, ai sette veicoli pesanti oggetto di furto individuati, mentre stavano per imbarcarsi su di una nave diretta in Turchia, nel mese di marzo dalla Frontiera Marittima di Trieste, sino ai cuccioli di cani illegalmente importati o agli oltre mille profumi contraffatti individuati, rispettivamente ad aprile e ad ottobre, dalla Polizia di Frontiera di Gorizia. «L’attività di Polizia Frontiera nel 2016 - si legge in una nota - è stata sicuramente impegnativa e proficua, ma siamo convinti che anche nel 2017 si dovrà mantenere un elevato livello di attenzione e di impegno, sia per la gestione del complesso fenomeno migratorio, che per contrastare efficacemente i fenomeni di criminalità transfrontaliera, compresa la minaccia terroristica».