19 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Post emergenza

Esempio di un Friuli solidale: Serracchiani ringrazia il personale di Fvg Strade

La presidente della Regione ha voluto incontrare gli uomini impegnati in centro Italia per l'emergenza neve: "Avete risposto prontamente e dato prova di efficienza, dedizione, disponibilità e spirito di servizio"

UDINE - «Oltre al ringraziamento mio personale e di tutta la Regione, vi trasmetto anche quello del Capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio e del commissario per la ricostruzione Vasco Errani: avete risposto prontamente e dato prova di efficienza, contribuendo, assieme ai volontari della Protezione civile regionale, a dimostrare ancora una volta quanto il Friuli Venezia Giulia sia solidale». Così la presidente della Regione Debora Serracchiani, nell'incontro con il personale di Fvg Strade rientrato dalle zone dell'Abruzzo colpite dalle emergenze terremoto e neve.

Accompagnati dal presidente della società Giorgio Damiani e dal direttore della divisione Esercizio, Sandro Didonè, gli operatori, con a capo il responsabile della delegazione Alessio Vidoni, hanno ricevuto i ringraziamenti «per la dedizione, la disponibilità e lo spirito di servizio» con cui hanno partecipato alle operazioni di soccorso delle popolazioni a fronte dell'emergenza neve.
Serracchiani ha anche riportato le lusinghiere attestazioni di riconoscenza che il presidente dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha più volte espresso, anche a nome della popolazione. «Sono rimasti tutti commossi per il fatto che una regione così lontana come la nostra si sia da subito attivata con tale competenza e sensibilità», ha osservato Serracchiani.

«Un ennesimo esempio dell'attenzione che la nostra società, per il tramite delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori, pone nei confronti del territorio e della comunità, sia essa nella nostra regione o in altra parte d'Italia», ha commentato il presidente Damiani, ricordando come l'aiuto portato in quelle terre martoriate da tante calamità naturali sia anche stato un modo per ricambiare quella solidarietà ricevuta quarant'anni fa in occasione del sisma friulano del '76.