29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Sabato 18 febbraio 2017

Il sigillo della città di Udine a Zico

La decisione della giunta comunale, «per aver portato il nome della città di Udine nel mondo, e per l'entusiasmo che donato alla popolazione friulana»

UDINE - Sabato 18 febbraio 2017, alle 12.30, nella Loggia del Lionello, il sindaco di Udine Furio Honsell consegnerà il sigillo della città a Arthur Antunes Coimbra, ovvero 'Zico', indimenticato campione dell'Udinese. Si tratta, come spiega il sindaco nelle motivazioni, di un atto di riconoscenza della città intera a uno «straordinario sportivo interprete dell'arte calcistica, per aver portato il nome della città di Udine nel mondo, e per l'entusiasmo che ha donato alla popolazione friulana, stabilendo un legame affettivo ancora vivissimo».

Nato il 3 marzo del 1953 a Rio De Janeiro, è il giocatore brasiliano più famoso della storia dopo Pelè. Muove i suoi primi passi nelle polverose strade brasiliane, formando con i suoi fratelli una formidabile squadra a 5. E' più gracile di tutti (il suo soprannome sarà Galinho, «il passerotto) ma ha un talento che brilla, e riesce a conquistarsi, nel 1974, la la maglia numero 10 del Flamengo.
Da qui in poi sarà tutto un susseguirsi di vittorie, stoppato solo dal Mondiale del 1982 in Spagna nella semifinale con l'Italia, patria che lo accoglierà quanto Zico deciderà di affrontare nuove sfide. Dopo molti contatti con grandi club italiani (Milan, Roma, Juventus,) sarà l’Udinese a riuscire nel miracolo di comprare uno dei campioni più venerati del pianeta, per una cifra di sei miliardi di lire. Il 'colpaccio' riesce al presidente Lamberto Mazza e del general manager Franco Dal Cin. Zico arriva in Italia in pompa magna, l’accoglienza all’aereoporto di Ronchi dei Legionari è da grande capo di stato. Rimane storica l'amichevole tra Flamengo e Udinese per il passaggio della maglia.  Passaggio che non sarà però così facile, causa complicanze burocratiche, a cui gli udinesi rispondono con fortissime reazioni di piazza (si inneggia al desiderio di «passare all’Austria se il campione non otterrà il via libera dalla Federazione»). Ci vuole oltre un mese perché si trovi la soluzione, che alla fine arriva: Zico ora è ufficialmente del club friulano.

Il battesimo nel campionato di calcio 1983/84 avviene il 12 settembre a Marassi, con l’Udinese che sconfigge il Genoa 5-0 con due reti di Zico. E nonostante le difficoltà che verranno dopo, tra incertezze e infortuni, quello che è certo è che l’affetto tra il brasiliano e la città non è mai finito, è qualcosa rimasto inciso nel cuore del Friuli.
Lo ha raccontato Zico stesso in numerose interviste: «Conservo ancora un ottimo ricordo della mia esperienza friulana. Sono sempre stato trattato benissimo da quelle parti. Sono specialmente contento di un aspetto: che la gente ha apprezzato il mio modo di essere e la mia famiglia»
Il 27 marzo 1989 Zico torna ad Udine per giocare una gara tra il Brasile e il resto del Mondo, che sarà il suo addio alla Selecao: e già allora la città aveva risposto con entusiasmo al ritorno del campione ormai considerato un amico di vecchia data.