29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Il patrono dei single

Passato San Valentino è la volta di San Faustino, ecco la leggenda

Una giornata che sarebbe festeggiata dal 65% di coloro che non sono in coppia che, secondo alcune indagini sarebbero più che raddoppiati negli ultimi 20 anni, arrivando a toccare il 13% della popolazione

FVG – Dopo l’ormai consolidata festa di San Valentino che celebra l’amore romantico, il giorno seguente, il 15 febbraio, è la volta dell’altra faccia della medaglia: la Festa di San Faustino, diventata piuttosto nota solo negli ultimi anni e che viene dedicata ai cuori solitari, i single. Una giornata che sarebbe festeggiata dal 65% di coloro che non sono in coppia che, secondo alcune indagini, sarebbero più che raddoppiati negli ultimi 20 anni, arrivando a toccare il 13% della popolazione. Ma lasciando da parte i numeri, perché San Faustino (che per altro in questa giornata è ‘accompagnato’ da San Giovita) è diventato nel tempo il protettore dei single? Ancora una volta, come del resto avviene per San Valentino, la risposta non è scritta, ma si fonde tra tradizione e leggenda: pare che il Santo aiutasse le giovani ragazze a incontrare il proprio amore.

San Faustino, fra storia e leggenda
Nel II secolo, San Faustino (e come detto con lui anche San Giovita) fu convertito e battezzato da Sant'Apollonio, l’allora vescovo di Brescia. Visto l’impegno di Faustino e Giovita nell’evangelizzazione, il vescovo li nominò ripetitivamente presbitero e diacono. Al tempo però c’era ancora la persecuzione verso i cristiani, motivo questo che li fece incarcerare. Poco dopo, di rientro dalla Gallia, l’imperatore Adriano sostò a Brescia. Nell’occasione incontrò i due evangelizzatori chiedendo loro di adorare il dio sole. Ebbe però un rifiuto come risposta. A quel punto Adriano ordinò che fossero dati in pasto alle belve. Cacciati nelle loro gabbie non furono nemmeno sfiorati, tigri e leoni si accovacciarono mansuete ai loro piedi. A quel punto l’ordine fu di metterli al rogo, ma il fuoco non li sfiorò nemmeno. Incarcerati e torturati a Milano e poi a Roma furono dati in pasto a tigri e leoni nel Colosseo, ancora una volta le belve non li toccarono. Fu quindi deciso di farli imbarcare verso Napoli, al loro passaggio una tempesta si rasserenò. Abbandonati in mare aperto, l’imbarcazione su cui si trovarono tornò a riva spinta dagli Angeli. La notizia di tutti questi miracoli si diffuse e molte persone decisero di convertirsi. In extrema ratio si decise per la decapitazione che avvenne il proprio il 15 febbraio, a Brescia, città che li scelse nel 1438 come santi patroni.

E single?
Sempre secondo la leggende, pare che San Faustino desse l’opportunità alle giovani fanciulle di incontrare il proprio futuro marito. Ecco dunque che festeggiare la ‘singletudine’ in questa giornata altro non è che un ‘rito’ di buon auspicio affinché si possa trovare di lì a poco (e perché no, la sera stessa) l’altra metà della mela.