29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Ragazzi di età compresa tra i 20 e i 35 anni

Attestati per i 22 migranti diventati falegnami

Iniziativa di Confartigianato-Imprese Udine in collaborazione con la Prefettura. Consegnati i diplomi nell'ex caserma Cavarzerani

UDINE - L’Abc del mestiere ora lo conoscono i 22 richiedenti asilo che hanno partecipato ai corsi di falegnameria organizzati da Confartigianato-Imprese Udine in collaborazione con la Prefettura cittadina e il sostegno finanziario della Regione. Concluse le prime due 'botteghe', ospitate all’interno della Cavarzerani, mercoledì pomeriggio la stessa caserma si è fatta palcoscenico per l’attribuzione degli attestati di partecipazione. Un momento significativo per gli apprendisti falegnami, ragazzi di età compresa tra i 20 e i 35 anni, che hanno accolto le autorità e poi i diplomi con grande entusiasmo. Prova ne sono gli applausi scroscianti seguiti a ogni intervento. A partire dal saluto del Prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto, che ha prospettato ai migranti la possibilità di nuovi corsi dedicati all’agricoltura. «Se c’è qualcuno di voi che preferisce lavorare la terra ce lo faccia sapere perché c’è anche questa possibilità», ha detto il rappresentante dello Stato sottolineando poi che l’opportunità, in un futuro non troppo lontano, potrebbe diventare obbligo. «Ora – ha proseguito – questi corsi sono volontari, ma il Governo sta lavorando una legge che li renderà obbligatori».

Udine fa dunque da laboratorio e la sperimentazione, a giudicare da quello che si è visto mercoledì pomeriggio in caserma, funziona. La bottega dei migranti, capitanata dagli artigiani Nico Tracogna (di Faedis) e Antonio Zanellato (di San Giovanni al Natisone), ha realizzato servi muti, un divano, diversi tavolini e appendiabiti. «Quel che ci ha lasciato quest’esperienza – hanno raccontato i due artigiani – è l’umiltà di questi ragazzi, la voglia di imparare, la puntualità con cui arrivavano all’appuntamento e la grande solidarietà che dimostrano di avere l’uno per l’altro». Il presidente di Confartigianato-Imprese Udine, Graziano Tilatti, che assieme alla Vicepresidente vicaria Edgarda Fiorini ha ringraziato i suoi 'soldati', abbracciando con lo sguardo i due maestri artigiani e la Presidente della zona di Udine, Eva Seminara, che ha coordinato tutto il progetto.

E’ tornato quindi alla folta e attenta platea: «La speranza è che molti di voi possano presto tornare nei rispettivi Paesi di origine che hanno bisogno del vostro ingegno per far ripartire l’economia». Alla cerimonia hanno preso parte anche l’Assessore regionale Gianni Torrenti, il Presidente del Comitato provinciale della Croce Rossa, Sergio Meinero, e il sindaco di Udine, Furio Honsell, che ha colto l’occasione per richiamare i migranti al rispetto della città. «Udine è accogliente ma voi dovete amarla e rispettarla come fosse casa vostra. Quanto più rispetterete le regole tanto più potremo darvi un’occasione di futuro. Siate sempre cittadini attenti al bene della città e se vedete qualcuno che non rispetta le regole ditegli che deve farlo».