18 aprile 2024
Aggiornato 15:30
In via Spalato

Aggressione in carcere: guardie penitenziarie nel mirino

E' il secondo episodio in quattro giorni. Questa volta è stato un detenuto di 31 anni di Udine a scagliarsi contro gli agenti, costretti a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso

UDINE - Aggressione nel carcere di via Spalato. Due assistenti della Polizia penitenziaria hanno dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dopo essere stati assaliti da un detenuto. A riferire l'episodio, avvenuto a distanza di quattro giorni dall'aggressione subita da un altro sovrintendente della polizia penitenziaria, è il segretario regionale del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria, Giovanni Altomare.

L'episodio è avvenuto intorno alle 8.15 di sabato, dopo l'operazione di perquisizione delle stanze. Un detenuto di 31 anni di Udine (pluripregiudicato per violazione della legge sugli stupefacenti e per furti aggravati) ha prima danneggiato uno sgabello di legno sbattendolo ripetutamente a terra, poi si è scagliato contro il personale intervenuto per riportare la calma, inveendo anche verbalmente. Una delle guardie ha avuto una prognosi di 7 giorni. Per il Sappe è una «escalation senza fine».

«Per queste persone che non rispettano le regole penitenziarie e non hanno alcun rispetto delle istituzioni, protagonisti episodi di violenza del genere, ci vogliono condanne più severe - dice Altomare -. È preoccupante che ultimamente a Udine episodi di aggressione in carcere sono sempre più frequenti. È il caso che l’amministrazione penitenziaria si interroghi su quanto sta succedendo».