25 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Indagine congiunturale trimestrale

Trimestre positivo per l'economia pordenonese

Il Presidente Pavan: «In crescita ordini interni ed esteri, occupazione in tenuta»

PORDENONE – Ancora tante luci e qualche piccola ombra nel Pordenonese, dall'indagine congiunturale trimestrale che ha analizzato l’ultima tranche del 2016. In evidenza il rallentamento del manifatturiero, che presenta dati tendenziali difformi: in crescita gli ordini interni (+2,4%) e in misura minore quelli esteri (+1,1%); in lieve aumento la produzione +1,0% ma in calo il fatturato totale (‑1,1%) così come quello estero (-1,9%). Bene, invece – e ancora – l’occupazione la cui variazione tendenziale è positiva da due anni (e pari in questo trimestre a un buon +2,2%).

Calo di fatturato
Il Presidente di Cciaa, Giovanni Pavan, commentando i dati sul calo di fatturato, ha osservato che «alcuni indicatori sono negativi anche in regione (fatturato complessivo a -0,5% complessivo e a -2,0% per l’estero). Nel Pordenonese – ha aggiunto – segno positivo per le imprese di medie dimensioni (da 10 a 49 addetti), mentre quelle dimensionalmente più importanti evidenziano qualche segnale di sofferenza». Riferendosi sempre al Pordenonese Pavan ha aggiunto che «la maggior flessione è nella metalmeccanica mentre il legno-mobile è sostanzialmente stabile sui valori di un anno fa».

Aumento della produzione
Positivi gli indicatori congiunturali: la produzione aumenta del +7,0%, il fatturato complessivo del +9,9%, il fatturato estero del +18,0%. In crescita anche gli ordini, sia interni (+7,0%) che esteri (+10,0%). Stabile l’occupazione (+0,2%). È opportuno precisare che questi dati sono da sempre poco significativi poiché nel quarto trimestre il numero di giorni lavorati è sensibilmente superiore al trimestre precedente, per effetto delle ferie estive.

Previsioni primo trimestre 2017
Le previsioni per il primo trimestre del 2017 sono improntate alla stabilità: la percentuale di imprenditori che si aspetta diminuzioni oltre il -2% è analoga a quella di chi si attende una crescita superiore al +2%. E questo vale trasversalmente a tutti gli indicatori. La crescita è comunque attesa per occupazione e prezzi di vendita.