20 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Martedì 4 aprile in Azienda sanitaria universitaria integrata

Gioco d'azzardo patologico: in Fvg 150 nuovi 'malati' ogni anno

Convegno con esperti e operatori italiani e regionali. Alle 12 tavola rotonda con focus sul Friuli Venezia Giulia

UDINE – 'Gioco d’azzardo patologico (Gap) dalla neurobiologia sperimentale alla clinica' è il titolo del convegno in programma martedì 4 aprile dalle 9 nell’aula polifunzionale del piano seminterrato della chiesa dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine (piazzale Santa Maria della Misericordia, 15). Una ventina di esperti da università, aziende ospedaliere, enti di ricerca e di assistenza italiani e regionali faranno il punto sulle caratteristiche della patologia del gioco d’azzardo, sugli approcci terapeutici più efficaci e attuali e sulle modalità di intervento dei servizi per le dipendenze comportamentali presenti sul territorio. Il convegno è organizzato dall’Università di Udine con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), l’Istituto di Neuroscienze (Ins) e la Società italiana di NeuroPsicoFarmacologia (Sinpf).

In Friuli Venezia Giulia «si calcola – dice Matteo Balestrieri, docente di psichiatria del Dipartimento di Area medica dell’Ateneo di Udine - che il numero di giocatori patologici d’azzardo sia in aumento e solo una parte di questi si rivolge ai Servizi per le dipendenze comportamentali attivati in tutte le Aziende sanitarie. A essi, in particolare, nel 2015 si sono rivolti 406 soggetti, con ben 151 nuovi utenti nell’anno».
Quando il gioco d’azzardo sfocia in una vera e propria malattia, detta gioco d’azzardo patologico o Gap, «vi sono diversi tipi di intervento per trattarla – spiega Balestrieri -. Il trattamento viene organizzato in équipe composte da figure professionali diverse, che dipendono dalle risorse disponibili nei singoli servizi territoriali». A livello regionale esiste un tavolo tecnico che ha il compito di definire le azioni più utili per realizzare gli obiettivi previsti dalle leggi regionali in materia di Gap.

Oggi in Italia la posizione nei confronti del gioco d’azzardo è ancora ambivalente. «Il gioco d’azzardo – sottolinea Balestrieri - rappresenta la terza impresa del Paese, contribuendo al 4% del pil: è regolamentato per legge, ma un forte dibattito esiste a proposito dell’utilizzo di slot machines nei locali pubblici».
Il convegno si aprirà alle 9 con i saluti di Matteo Balestrieri e Giovanni Biggio, coordinatore del progetto NeuroGap dell’Istituto di Neuroscienze-Cnr di Cagliari. Alle 9.15 al via i lavori, moderati da Eugenio Aguglia, dell’Università di Catania, e da Matteo Balestrieri, che porseguiranno fino al tardo pomeriggio.