19 marzo 2024
Aggiornato 10:30
1 milione e mezzo di euro

Ciriani, incentivi assunzioni, dare alle aziende i soldi promessi

Sulla base di quanto previsto dalla legge regionale 18 del 2005 l'Amministrazione regionale è autorizzata a liquidare gli incentivi già ammessi a contributo ma mai erogati per esaurimento delle risorse disponibili

PORDENONE - «Da tre anni attendono incentivi che gli erano stati promessi in cambio di stabilizzazioni e assunzioni. Peccato che dal momento in cui la competenza sul lavoro, una delle più importanti per l'ente intermedio, è stata trasferita dalla Provincia all'Agenzia per il lavoro regionale, dei soldi promessi non abbiano più visto un solo centesimo». A sollevare il caso, e a volerci vedere chiaro, è il consigliere regionale di Fratelli d'Italia/Alleanza Nazionale Luca Ciriani, proponente un emendamento al disegno di legge 197 'Disposizioni per il sostegno all'occupabilità dei giovani - AttivaGiovani - e per il sostegno all'assunzione con contratti di lavoro subordinato di prestatori di lavoro accessorio' chiedendo siano liquidati alle aziende del Pordenonese gli incentivi per l'occupazione promessi nel 2014 e mai liquidati: circa 1 milione e mezzo di euro per un migliaio di lavoratori stabilizzati.

«Sulla base di quanto previsto dalla legge regionale 18 del 2005 - la cosiddetta legge Cosolini, che prevede anche contributi per chi trasforma contratti precari in contratti a tempo indeterminato - l'Amministrazione regionale è autorizzata a liquidare gli incentivi già ammessi a contributo ma mai erogati per esaurimento delle risorse disponibili. Nella sola destra Tagliamento, per quanto sono venuto a conoscenza attraverso quanto comunicato dalle associazioni datoriali, per quanto riguarda il solo 2014, si tratta complessivamente di circa 1 milione e mezzo di euro che decine di aziende ancora attendono. Soldi di cui, nonostante le promesse fatte e garantendo in cambio
in totale un migliaio fra stabilizzazioni e assunzioni, a fronte di 1.500 richieste inoltrate al Centro per l'impiego, non hanno ancora visto un solo centesimo»
osserva il consigliere di Fdi/AN.

«Auspico che la Regione provveda quanto prima a ristorare quanto dovuto mettendo fine a una situazione che è figlia, come accaduto in altre circostanze, della fretta di questa Giunta regionale nel volere a tutti i costi sopprimere un ente che, a detta dei più, funzionava a meraviglia proprio per quel che concerne le politiche del lavoro, appropriandosi delle sue funzioni. Motivo che ha generato malcontento sia fra i lavoratori, sia fra gli imprenditori stessi», conclude Ciriani.