28 marzo 2024
Aggiornato 21:00
visitdolomites.com

Il nuovo portale Dolomiti Unesco valorizza il Fvg

Il portale web, disponibile in tre lingue (italiano, inglese e tedesco), si presenta come un ricco catalogo di informazioni per visitare al meglio un'area alpina unica al mondo Patrimonio dell'Umanità

PORDENONE - Un progetto che unisce la promozione di un'area alpina unica al mondo, l'innovazione tecnologica e quel turismo sostenibile che si concilia con il rispetto dell'ambiente e gli equilibri naturali di più territori che hanno saputo investire in una visione unitaria senza disperdere le singole specificità. Questo il concetto espresso dall'assessore regionale alle Infrastrutture e territorio del Friuli Venezia Giulia, Mariagrazia Santoro, in veste anche di presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, ha partecipato alla presentazione del portale Visitdolomites.com dedicato al Patrimonio dell'Umanità Dolomiti.

Realizzato dalla Fondazione Unesco, con il sostegno del Ministero dei Beni, Attività Culturali e Turismo e con gli enti di promozione turistica delle Province e delle Regioni interessate, il portale web, disponibile in tre lingue (italiano, inglese e tedesco) è uno strumento innovativo ed efficace per orientarsi nella ricca offerta culturale, naturalistica, geologica e alpinistica dei nove Sistemi dolomitici, che vanno dalle Dolomiti di Brenta alle Dolomiti Friulane e dalle Dolomiti di Sesto alle Vette Feltrine.
In sostanza il portale si presenta come un ricco catalogo di informazioni, che ha visto Promoturismo FVG e Regione Friuli Venezia Giulia, Veneto Promozione e Regione Veneto, Trentino Marketing e Provincia Autonoma di Trento, Innovation Development e Marketing - Südtirol e Provincia Autonoma di Bolzano, lavorare insieme per uno stesso obiettivo: offrire un innovativo strumento on line per visitare al meglio le Dolomiti Patrimonio dell'Umanità.

«Credo - ha affermato Santoro - che per la nostra regione sia importate e strategico riconoscersi nel bene dolomitico.
Un'appartenenza che ha un forte significato storico e culturale, tant'è vero che non a caso uno dei simboli delle Dolomiti è il campanile di Val Montanaia»
.
L'assessore poi ha sottolineato come il riconoscimento UNESCO del 2009 sia stato motivato anche dalla particolare biodiversità dell'area dolomitica friulana, che per questa specificità si distingue dagli altri territori.

Il portale è il risultato del Progetto di Eccellenza 'Dolomiti Patrimonio Mondiale dell'Umanità': il tavolo operativo che vede amministratori ed enti turistici collaborare insieme per la promozione congiunta delle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco.
Dal punto di vista tecnico i nove Sistemi montuosi si possono ora esplorare su Visitdolomites.com grazie al TrekFinder: l'utente, grazie a questo dispositivo, può apprezzare l'anteprima virtuale delle emozioni che poi vivrà più intensamente durante la visita, non più virtuale ma reale, nel cuore dell'Arcipelago fossile Dolomiti. Il viaggio on line persegue l'obiettivo di invogliare i navigatori a visitare di persona e dal vivo le suggestioni offerte da una bellezza naturale di così grande attrattività.
Quasi tutta la superficie compresa nei nove Sistemi UNESCO è infatti protetta da parchi nazionali, regionali o provinciali. Tra questi c'è anche il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane.

Sul portale trovano spazio per la prima volta molti dei musei presenti nell'area dolomitica che divulgano le caratteristiche geologiche, paesaggistiche, storiche ed etnografiche di questa regione alpina.
Visitdolomites.com contiene anche tutte le informazioni, i contatti e i suggerimenti per esplorare le Dolomiti partendo dai rifugi, dai presidi territoriali e dalle strutture d'accoglienza e dagli altri luoghi di incontro per vivere l'esperienza del
contatto con la natura d'alta quota, scoprendo ad esempio i balconi panoramici lungo i percorsi di trekking.
In sinergia con il portale è anche disponibile la App Dolomities Passport la quale non solo fornisce informazioni, ma tiene traccia in maniera interattiva del percorso compiuto dall'escursionista, consentendo in questo modo anche un
monitoraggio del flusso turistico su un patrimonio che deve essere tutelato.