29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
L'attacco politico dopo il 25 aprile

Tondo si scaglia contro Honsell: "Udine va liberata da un sindaco del genere"

Per l'ex presidente della Regione, il primo cittadino "ha trasformato un evento importante in uno strampalato palcoscenico nel quale presenta con inesorabile ripetitività la sua personale ideologia, fatta di luoghi comuni e adesione acritica al 'pensiero unico' di sinistra"

UDINE - «Forse già dal prossimo anno, senza Honsell, tornerò a festeggiare il 25 aprile, in una piazza finalmente liberata da un sindaco che ha trasformato un evento importante in uno strampalato palcoscenico nel quale presenta con inesorabile ripetitività la sua personale ideologia, fatta di luoghi comuni e adesione acritica al 'pensiero unico' di sinistra, vera dittatura dei nostri tempi». Così Renzo Tondo presidente di Autonomia responsabile sulle celebrazioni del 25 aprile, riferendosi ai contenuti del discorso pronunciato dal primo cittadino

Tondo prosegue nel suo attacco: «Paragonare l’apertura festiva dei supermercati al nazifascimo, oltre che delirante, è anche offensivo verso coloro che contro la dittatura hanno combattuto o sono caduti. Il Monte Canin non più innevato, il riscaldamento globale, le scuse alla Spagna per i bombardamenti del’38, gli strali – sai che paura - contro l’odiato presidente Trump: ogni anno Honsell frulla argomenti cosmici per nascondere lo stato penoso in cui ha ridotto la sua città».

«Dopo aver approvato recentemente l’apertura di nuovi centri commerciali in città per castigare ulteriormente i negozianti udinesi – conclude Tondo – ha la faccia tosta di urlare la sua intemerata contro il liberismo economico, colpevole di tutti mali del mondo. Udine merita qualche cosa di più».