19 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Il 30 aprile

Zannier: Serracchiani, il Fvg perde un intellettuale lungimirante

Originario di Maranzanis, Zannier non ha mai dimenticato, nemmeno dopo i periodi passati nel resto della Penisola e in Marocco, fino all'approdo in Svizzera dove si è spento, il paese della montagna carnica che è stato protagonista di tante sue opere, tradotte in molte lingue d'Europa

UDINE - "Zannier non è stato solo il cantore della cruda realtà della diaspora, ma in lui convivevano sia il sindacalista che lo scrittore impegnato sul fronte politico e sociale: è stata la voce che con lungimiranza ci ha messo in guardia dalla nuova globalizzazione. Sua la denuncia di un capitale senza vincoli e freni, che mette sempre più a rischio gli equilibri e la vita delle persone normali, origine di quell'angoscia latente che egli indicava come la causa della riscoperta della più deteriore forma di identità: il localismo e il razzismo». Lo afferma la presidente della Regione Debora Serracchiani, esprimendo il cordoglio dell'Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia per la morte di Leonardo Zannier.

Originario di Maranzanis, Zannier non ha mai dimenticato, nemmeno dopo i periodi passati nel resto della Penisola e in Marocco, fino all'approdo in Svizzera dove si è spento, il paese della montagna carnica che è stato protagonista di tante sue opere, tradotte in molte lingue d'Europa. "Mai come in questi giorni, mentre nel capoluogo della sua Carnia si inaugura l'anno alpino e ci impegnamo a cogliere l'occasione per disegnare il futuro di questa montagna, è importante fare nostra la lezione di Zannier. È stato un uomo che ha spregiudicatamente analizzato vizi e virtù della sua terra,
dimostrando come missione di un intellettuale sia anche quella di indicare concreti progetti di sviluppo locale", ha aggiunto Serracchiani.

Zanier, conosciuto dagli anni Sessanta come il "poeta dell'emigrazione", fu anche animatore e mediatore culturale, consulente di sviluppo locale - sua l'idea di creare l'albergo diffuso in Carnia -, scrittore autorevole e apprezzato, tra gli altri, da Mario Rigoni Stern e da Tullio De Mauro, anch'egli scomparso quest'anno. Il grande linguista italiano ne citava spesso la capacità di trascendere con le sue liriche in carnico quel che di arcadico rimaneva ancora nella poesia in lingua friulana.