25 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Verso il 2018

Autonomisti friulani pronti a correre alle prossime regionali

“L’idea – chiarisce Walter Tomada – e visto che il tempo stringe, è quello di una coalizione territoriale, smarcata dai poli e protesa alla difesa della Specialità senza nessun timbro da parte di alcuno"

FVG «Pronti a correre alle prossime regionali se non sarà messa mano all’Italicum in modo tale che la legge elettorale per le politiche riesca a garantire l’elezione di almeno un rappresentante delle minoranze linguistiche regionali». L’ultimatum lanciato poche settimane fa dall’Associazione trasversale, composta principalmente da amministratori, 'Patto per l’Autonomia', per bocca di Walter Tomada, insegnante, giornalista, consigliere comunale a Tarcento e autonomista convinto, torna di strettissima attualità. Perché l’idea che alle regionali del 2018 si presenti un listone è molto di più che una ipotesi. E mentre il 'pensatoio autonomista', come lo definisce Tomada, è in pieno fermento, Patto per l’autonomia continua a non partecipare alle convention «che hanno come finalità quella di portare acqua a uno dei candidati dei due blocchi italiani di centrodestra e centrosinistra». Pe questo l’associazione ha disertato il recente incontro tenutosi al Belvedere e che ha avuto come progetto quello di sostenere la candidatura di Massimiliano Fedriga alle prossime regionali.

Autonomia mai difesa veramente
«In questo momento – insiste Tomada – siamo, appunto, un’associazione di sindaci, amministratori locali e persone attive sul territorio con tante occasioni di confronto su temi vicini alla gente come l’economia, la sanità, l’ambiente che abbisognano di battaglie innovative. Adesso rispetto a mesi fa abbiamo le idee più chiare anche perché la legge elettorale che continua a essere varata non garantisce la nostra specialità e la nostra rappresentanza». Tomada aggiunge che il territorio pullula di amministratori, di liste civiche, di comitati che «guardano disarmati al vuoto delle due ultime legislature, quella di Tondo e quella di Serracchiani, nel non sostenere la nostra autonomia in maniera rivendicativa e propositiva. Non soltanto, ma con il doppio patto (quello tra  Tondo e Tremonti e tra la Serracchiani e Padoan) il Bilancio regionale ha perso tantissimi soldi. L’ex consigliere regionale, Giorgio Cavallo, ha stimato un ammanco di un miliardo e mezzo di euro».

Pronto a scendere in campo l'orgoglio autonomista
Insomma, per Tomada gli ingredienti ci sono tutti per uno scatto di orgoglio autonomista, che ponga da parte «vecchie ruggini e inutili, reciproche diffidenze». «L’idea – insiste – e visto che il tempo stringe, è quello di una coalizione territoriale, smarcata dai poli e protesa alla difesa della Specialità senza nessun timbro da parte di alcuno. Dovrà essere una lunga estate calda dell’autonomismo, perché entro l’autunno tutto dovrà essere deciso». Patto per l’Autonomia assicura che ci sono prec0ndizioni per un accordo con Patrie furlane e Front furlan.
Ma segnali incoraggianti arrivano anche da 'Regione speciale' di Mario Anzil, sindaco di Rivignano Teor. Il quale era presente alla Convention del Belvedere assieme ai vari Ferruccio Saro, Paolo Urbani, Attilio Vuga e Mauro di Bert tanto per citarne alcuni, e che oggi si dice convinto che appoggerà «quel candidato che assicurerà che all’indomani della sua elezione la nascita delle due province speciali del Friuli e di Trieste, che in futuro potrebbero diventare autonome». Quanto all’ipotesi di un listone autonomista, Anzil commenta convinto che «si tratta di una bella notizia». Regione speciale potrebbe essere della partita, ma il presupposto delle due province per lui  è imprescindibile.