25 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Ambiente

La Corte di Giustizia Ue mette nel mirino anche il Fvg per tre discariche

Secondo l'Europa l'Italia avrebbe attivato, sull'intero territorio nazionale, un numero di discariche non autorizzate, di cui tre in Fvg, a Trevigiano, Majano e Muggia. Per l'assessore Vito si sta già lavorando per risolvere il problema

FVG - La Corte di Giustizia Ue ha deferito l'Italia per la direttiva sulle discariche. Una procedura avviata nel 2011 e che in questi sei anni non ha portato nè alla bonifica nè alla chiusura di questi siti, cinsiderati 'un grave rischio per la salute umana e per l'ambiente'. Ora quindi il Paese rischia una pesante multa. Il provvedimento riguarda 44 discariche, 3 delle quali si trovano in Friuli Venezia Giulia: a Trivignano Udinese, a Majano e a Muggia. 

Sulla questione è intervenuta anche l'assessore regionale Sara Vito, sottolineando come l'amministrazione regionale stia affrontando «con grande impegno e determinazione» questa problematica concernente i casi che riguardano il territorio regionale, i quali rappresentano «una pesante eredità del passato che stiamo cercando di risolvere». Vista la situazione, comunque, l'assessore Vito ha osservato che «non si rilevano rischi per l'ambiente e la salute, in quanto i siti d'interesse sono finalmente oggetto di procedimenti di chiusura o già chiusi».
Nel dettaglio va precisato che in materia di discariche esistono due procedure di infrazione. La prima (la n. 2003/2077) ha per oggetto tre direttive europee che sarebbero state violate; infatti l'Italia avrebbe attivato, sull'intero territorio nazionale, un numero di discariche non autorizzate, di cui tre in Friuli Venezia Giulia: una è sita nel Comune di Trivignano Udinese, un'altra nel Comune di Majano e la terza si trova a Muggia, anche se in questo ultimo caso non si tratta di una vera e propria discarica, ma di un sito da bonificare. Il procedimento a carico dell'Italia si è concluso con la sentenza della Corte di giustizia Ue del 2 dicembre 2014, di condanna del nostro Paese al pagamento di una sanzione. Il tentativo del Ministero delle Finanze (Mef) di rivalersi nei confronti della Regione e dei Comuni è stato bloccato dalla stessa Amministrazione regionale, che ha chiesto ed ottenuto dal Tar Lazio l'annullamento dell'atto di messa in mora notificato dal Mef (sentenza dell'8 febbraio 2017).

La seconda procedura di infrazione riguarda il deferimento dell'Italia - quello sancito nei giorni scorsi - per violazione dell'articolo 14 della Direttiva 199/31/CEE, che prevedeva la chiusura o la regolarizzazione di tutte le discariche esistenti entro il 16 luglio 1999 (procedura n. 2011/2215). Per quanto riguarda la nostra regione, le discariche interessate sono cinque: tre di esse, però, sono comprese nel Sito di Interesse Nazionale (Sin) di Torviscosa. In tal caso la competenza a disporre la chiusura è attribuita al ministero dell'Ambiente, che sta portando avanti - anche con il contributo della Regione - i relativi procedimenti.
Le altre due discariche sono le stesse della prima procedura di infrazione: quelle di Trivignano Udinese e di Majano. Per quanto riguarda quest'ultima, la Provincia di Udine ne ha determinato la chiusura il 27 luglio 2016, mentre la discarica sita in Trivignano Udinese, già oggetto di un sequestro penale, sarà chiusa entro il prossimo 20 giugno.