29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
L'accordo

Licei e Cciaa, ok a un progetto-pilota congiunto di alternanza scuola-lavoro 

Intesa su un percorso, da definire nei prossimi mesi, che ribalta il concetto di alternanza: non più un peso per studenti e imprese, ma una risorsa di crescita vera per entrambi e per le scuole 

UDINE - Un progetto pilota di alternanza scuola-lavoro costruito su misura per le esigenze dei licei e coordinato dalla Camera di Commercio, assieme alle scuole stesse e all’Ufficio scolastico territorialedi Udine. Un progetto che punterà sui ragazzi come risorsa in grado, assieme a tutor esperti, di formarsi, di entrare in azienda e di portare, infine, percorsi d’innovazione concreti e sui temi di industria 4.0, di cui l’impresa potrà beneficiare direttamente.    È stato accolto con molto favore dai licei del territorio che hanno deciso di aderire alla 'chiamata' della Camera di Commercio, che tramite il suo Friuli Future Forum negli ultimi anni ha intensificato e perfezionato il lavoro con le scuole. Scuole che, nelle scorse settimane, avevano proprio chiesto l’aiuto della Camera per riuscire a fare un passo in più, insieme, sul delicato tema dell’alternanza, soprattutto per i licei strada nuova e molto sfidante. 

Il progetto è ancora in fase di elaborazione e sarà costruito in modo condiviso fra tutti i soggetti coinvolti, ma ha già linee-guida chiare su cui hanno concordato tutti. Come spiega il presidente camerale Giovanni Da Pozzo, impegnato da subito nell’elaborare l’idea anche alla luce della competenza di orientamento al lavoro affidata esplicitamente alle Cciaa dalla riforma, «vogliamo avere al centro, da un lato, i giovani e la loro necessità di essere resi protagonisti di un itinerario di crescita nel mondo dell’economia e delle imprese, che li veda veramente portatori di quella innovazione che naturalmente hanno dentro. Dall’altro, le nostre piccole imprese, per le quali, avendo in genere pochissimo personale, non è sempre facile gestire percorsi di alternanza. Di essa vogliamo 'ribaltare' il concetto: da peso vogliamo trasformarla in una risorsa efficace per tutte le parti coinvolte, le scuole, le aziende, gli studenti che si preparano al futuro». 
Il progetto-pilota d’innovazione potrebbe partire il prossimo autunno, con la prima fase di preparazione degli studenti e l’individuazione dei tutor esperti a fine inverno. A giugno l’ingresso in azienda e infine la produzione del progetto alle imprese ospitanti.

Ci sarà una prima fase di coinvolgimento di una decina di studenti per scuola, che vivrebbero poi una 'contestualizzazione' preventiva, ossia una formazione e un orientamento specifici su come si caratterizza l’economia friulana, sull’impresa 4.0 e i diversi settori produttivi – specie quelli delle aziende con cui collaboreranno –, tra opportunità, esigenze, difficoltà, ma anche scenari di evoluzione. I gruppi di studenti, sempre seguiti da tutor esperti, sarebbero poi assegnati alle imprese, selezionate dalla Cciaa anche in base all’appartenenza a settori diversi: turismo, artigianato, agrifood, manifattura, Ict, servizi. L’esperienza dovrebbe consistere quindi nell’ingresso in azienda, nell’osservazione dei lavoro e nella produzione di un progetto che suggerisca all’azienda modalità di innovazione nei propri processi e prodotti. «Un’esperienza, quindi, con un obiettivo concreto, utile alle imprese e motivante per i ragazzi», ha spiegato il project manager di Fff Renato Quaglia nel presentare il progetto ai rappresentanti dei licei con il segretario generale Maria Lucia Pilutti. La Pilutti ha anche evidenziato la necessità di puntare sui temi di impresa 4.0 come punto di forza del percorso degli studenti e per le aziende, e ha presentato un’ulteriore opportunità, in questo caso internazionale, di alternanza per i ragazzi, che potranno essere coinvolti in percorsi specifici in alcune Camere italiane all’estero.