20 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Feste storiche

Cividale del Friuli, torna l'evento Anno Domini 568

Al Museo Archeologico Nazionale, due giorni che avranno come tema «L’oro dei Barbari. I tesori dell’Europa altomedievale tra fonti storiche e archeologiche». con le rievocazioni storiche dell'associazione La Fara

CIVIDALE DEL FRIULI – Da questa mattina, aabato 10 e per tutta domenica 11 giugno al Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli torna la V edizione della rassegna Anno Domini 568, evento curato dal Museo e dall’Associazione La Fara, che quest’anno avrà come tema «L’oro dei Barbari. I tesori dell’Europa altomedievale tra fonti storiche e archeologiche». La mattina sarà dedicata agli incontri di studio con esperti di respiro internazionale, che offrono un importante contributo alla conoscenza dell’Europa altomedievale, con interventi strutturati per offrire ad un pubblico trasversale e curioso la possibilità di avvicinarsi ai temi archeologici in modo serio e consapevole. Il pomeriggioinvece, ci si immergerà nella ricostruzione storica a 360°: nel giardino del Museo sarà allestito un suggestivo campo storico, che permetterà a tutti di vivere e toccare la vita quotidiana dei Longobardi e di altre popolazioni barbariche. Non mancheranno anche laboratori per i più piccoli e affascinanti esperienze di storytelling.

Il Primo Gruppo di Rievocazione Longobarda in Friuli Venezia Giulia
L'associazione La Fara si propone di rappresentare la prima generazione di Longobardi immigrata in Italia attorno all’anno 568 d.C. . Il gruppo nasce ufficialmente il 1 Gennaio 2010, ma i suoi membri fondatori si erano ritrovati intorno all'idea nell'ormai lontano 2008, sulla scia dell’entusiasmo suscitato in tre studenti dell’Università degli Studi di Udine dai convegni organizzati in vista della candidatura UNESCO dell'Italia Langobardorum. Vi era quindi l'intenzione di riunire sotto un unico nome i diversi interessi e sforzi portati avanti a partire da quei giorni. Differenti per esperienze, passioni e formazione, il punto d'incontro è stato trovato nell'interesse per la storia della nostra gente e in particolare per un periodo tanto delicato, quanto fondamentale ,come fu quello della migrazione longobarda. Combinando le competenze  (Studi storici, Storia dell'arte, lettere ad indirizzo storico-antropologico, musica, Ingegneria, sartoria, informatica e quant'altro) e le passioni (c'è chi ha tirato di scherma, chi con l'arco tradizionale, chi è appassionato della arti fabbrili e chi di quelle marziali), abbiamo trovato nella Fara il contenitore ideale per questo nuovo unicum così dinamico.