19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
La novità

Scelta la nuova project manager del Ditedi

Si tratta di Chiara Bulfon, friulana con alle spalle una serie di esperienze internazionali nel campo della tecnologia, dell’informatica e dell’innovazione

UDINE - Il Distretto delle Tecnologie Digitali (Ditedi), cluster Ict del Friuli Venezia Giulia, ha una nuova project manager. Si tratta di Chiara Bulfon, originaria di Buttrio, con alle spalle una serie di esperienze internazionali nel campo della tecnologia, dell’informatica e dell’innovazione. Dopo essersi laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche con una Specializzazione post-laurea in Marketing Internazionale, per diversi anni ha operato nella sede di Vienna dell’Ibm proprio come project manager. Rientrata in Italia, ha lavorato prima all’Eni di Torino, poi ha voluto avvicinarsi al tessuto produttivo friulano rivestendo il ruolo di responsabile commerciale estero in diverse aziende del Manzanese. Infine, la chiamata del Distretto delle Tecnologie Digitali dopo aver superato una specifica selezione, per il quale dovrà occuparsi delle attività di sviluppo e pianificazione previste nell’ambito del cluster Ict. 

«Ho intenzione di dare il massimo per seguire i progetti che mi sono stati assegnati – commenta Bulfon – il mio obiettivo sarà quello di dare concretezza all’industry 4.0, accompagnando l’evoluzione dei sistemi manifatturieri con le nuove tecnologie digitali. In sostanza far convergere e fondere ciò che è l’innovazione tecnica nell’ambito dell’industria vera e propria, nella manifattura». Un ‘modello’ che Bulfon dovrà trasferire alle aziende affiliate al Distretto, che in questo ambito potranno avere ampi margini di crescita e di sviluppo. «A Tavagnacco ho trovato una struttura che ha fatto grandi sforzi per riuscire a costruire una rete funzionale di aziende. Da qui voglio ripartire, per espandere il numero di affiliati e quindi di imprese coinvolte nel cluster».

Tra le attività di cui dovrà occuparsi Chiara Bulfon, ci sono la promozione dei vari servizi messi a disposizione dal Ditedi e il miglioramento delle opportunità di matching tra le diverse imprese affiliate. «E’ mia intenzione sfruttare l’esperienza maturata con i Paesi esteri – precisa – per tentare di stabilire e rafforzare i contatti con realtà fuori dai confini nazionali. Ditedi, ormai, non è più un semplice distretto, ma un cluster, che deve necessariamente guardare oltre i propri confini naturali. Ho in mente una realtà dinamica in grado di diventare un punto di riferimento nel campo dell’Ict, mantenendo un approccio business oriented». 
Bulfon chiude lanciando un messaggio chiaro alle imprese dell’Ict e agli affiliati: «Sono a loro disposizione per farli crescere e per programmare insieme a loro una strategia di sviluppo».