28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Cultura

Roveredo, una sera d'estate incontrando gli autori

Tre appuntamenti che vedranno protagonisti, ogni martedì dal 27 giugno all'11 luglio, grandi nomi come Valerio Massimo Manfredi, Antonio Caprarica, Mauro Corona e Gigi Maieron ed i loro libri

PORDENONE – Ritorna l’estate, con le sue lunghe sere, e ritorna il desiderio di uscire, di incontrare qualcuno, di trovare un tempo lento e leggero per ascoltare parole nuove, rinfrescare i pensieri, scoprire storie appassionanti. A Roveredo in Piano, una sera d’estate dopo l’altra per tre martedì consecutivi, un’occasione straordinaria per incontrare gli autori, conoscere i loro ultimi libri, ascoltare dal vivo i loro racconti con la seconda edizione di «Una sera d’estate, incontrando gli autori», promossa dall’Amministrazione Comunale di Roveredo in Piano e a cura della Fondazione Pordenonelegge.it. Ogni martedì, dal 27 giugno all’11 luglio alle 21.15 in Largo Indri (e in caso di pioggia nell’Auditorium Comunale), appuntamento con nuovi argomenti, nuove conversazioni e persone decisamente speciali da ascoltare e conoscere: ne saranno protagonisti Valerio Massimo Manfredi, Antonio Caprarica, Mauro Corona e Gigi Maieron L’ingresso e’ libero fino ad esaurimento dei posti, info 0434.1573100 fondazione@pordenonelegge.it.

L'archeologo
Martedì 27 giugno si inizia con Valerio Massimo Manfredi, che presenta Teutoburgo (Mondadori, 2016. Archeologo e scrittore, Manfredi ha insegnato in prestigiosi atenei e condotto spedizioni e scavi in vari siti del Mediterraneo. Collabora con diverse testate giornalistiche e ha condotto i programmi televisivi «Stargate – linea di confine» e «Impero». Ha pubblicato numerose opere di saggistica e di narrativa di enorme successo in tutto il mondo. Si è affermato come narratore di livello internazionale con la trilogia di Aléxandros. Con Teutoburgo (Mondadori, 2016) ritorna al romanzo e racconta la storia straordinaria e mai narrata prima di due fratelli, due guerrieri, le cui scelte hanno portato a Teutoburgo, lo scontro decisivo tra Romani e Germani, la battaglia che ha cambiato il destino dell’Impero Romano e del mondo.

L'ultima estate di Lady D
Si prosegue martedì 4 luglio assieme ad Antonio Caprarica e «L’ultima estate di Diana» (Sperling & Kupfer, in uscita il 20 giugno). Una donna inquieta ma piena di vita, che con le sue scelte ha lasciato un segno evidente nella storia di una nazione e, a vent'anni dalla scomparsa, continua a esercitare il fascino e la suggestione dei miti. Il 28 agosto 1996, giorno del suo divorzio, segna per Diana l’inizio di una nuova vita. La principessa triste, schiacciata dal peso della monarchia, si trasforma in una persona radiosa, consapevole, decisa a difendere il rapporto con i figli e il suo diritto alla felicità. Antonio Caprarica, giornalista e saggista tra i più noti in Italia, storico corrispondente da Londra, con il suo nuovo libro «L’ultima estate di Diana» (Sperling & Kupfer), in libreria dal 20 giugno, parte da quel giorno nell’intento di restituire Diana alla sua storia. Quella di una donna sempre in bilico fra ingenuità e astuzia, fra generosità e attaccamento ai privilegi, inquieta ma piena di vita, che ha lasciato un segno nella storia di una nazione e, a vent’anni dalla scomparsa, continua a esercitare il fascino e la suggestione di un mito.

Storie davanti al focolare
Martedì 11 luglio ultimo appuntamento di «Una sera d’estate, incontrando gli autori» con Mauro Corona e Luigi Maieron e il loro libro «Quasi niente» (Chiarelettere, 2017). Un racconto che ha il sapore antico delle storie narrate un tempo davanti al focolare. Storie che intrattenevano liberando sapienze semplici ed essenziali, di cui oggi si sente la mancanza. In quest’epoca frenetica dominata dai miti del successo, della vittoria a ogni costo e dell’arricchimento, Mauro Corona e Luigi Maieron, nel recentissimo libro Quasi niente (Chiarelettere, 2017), parlano di sconfitta, fragilità, desiderio, lealtà, radici, silenzio, amore, rievocando personaggi leggendari come Anna, Silvio, Menin, Cecilia, il trio Pakai e molti altri. Uomini e donne che non hanno trovato spazio nei libri di storia ma che sono stati capaci di lasciare un segno illuminante, che può trasformare le nostre vite.