26 aprile 2024
Aggiornato 22:30
La decisione

Raccolta funghi: si pagherà 70 euro per tutto il Fvg

La maggioranza di centrosinistra si spacca sull’aumento dei costi. Contrari i Cittadini. Servirà frequentare un corso e passare un esame orale. Il provvedimento sarà operativo dal 2018

FVG - «Il Consiglio regionale ha approvato la legge che disciplina la raccolta dei funghi in Friuli Venezia Giulia. Sono stato relatore di maggioranza e la fatica per superare una serie di problemi e di vicendevoli contrarietà è stata davvero tanta». Questo lo sfogo di Pietro Paviotti (Cittadini) dopo i lavori dell'Aula. «Bisognava combinare i legittimi interessi degli appassionati del settore - spiega il consigliere - e quelli, sempre legittimi, dei Comuni montani che realizzano parte dei loro introiti anche dalle tariffe pagate dai raccoglitori e chiedono di mantenere le risorse storiche».

Paviotti rammenta, quindi, che la prima questione dibattuta è stata la partecipazione o meno a un corso, poi approvato come obbligatorio, e il conseguente superamento di una prova orale. Seconda questione, quanto si paga per poter raccogliere. «Il testo inizialmente prevedeva 50 euro per la raccolta sull'intero territorio regionale – ricorda Paviotti – 25 euro per la raccolta sul territorio di una singola Uti, gratuito per il residente di un Comune che raccoglie entro i confini comunali. Personalmente ritenevo equilibrata questa proposta. Succede, però, che in Aula il Pd presenta un emendamento che porta la tariffa regionale a 70 euro. Ho cercato di spiegare perché a mio avviso era una proposta sbagliata: un aumento del 40% è sproporzionato. Se la tariffa regionale è ragionevole (50 euro) – continua nel suo ragionamento Paviotti – le persone sono incentivate a usare questa modalità, diversamente preferiranno pagare a una o due Uti (25 euro Uti) per risparmiare e, di conseguenza, portare un minor gettito nelle casse della Regione e dei Comuni. Ho anche fatto una proposta di mediazione che ritenevo ragionevole: portare la tariffa da 50 a 60 euro, non a 70. Proposta però non accolta: voti favorevoli solo dei Cittadini (3), di Sel-Fvg (2), della Ln (1) e di due assessori presenti (Shaurli e Vito). Troppo pochi. Non è la fine del mondo ma evidentemente non sono soddisfatto di questo risultato».

Di positivo, per i Comuni, il fatto che l'85% delle entrate derivanti dal pagamento dei permessi sarà loro devoluto, oltre che i residenti potranno raccogliere gratuitamente restando all'interno dei confini del loro comune (dopo aver frequentato il corso). «Infine, i turisti residenti in altra regione possono raccogliere, durante il loro soggiorno in Fvg, tramite permesso giornaliero, pagando 5 euro al giorno (per un massimo di 10 giorni all'anno) senza bisogno dell’autorizzazione della nostra Regione (corso + esame). Il turista ivi residente, invece, può fare il permesso giornaliero ma deve aver ottenuto l'autorizzazione alla raccolta. Questa è una buona soluzione - afferma Paviotti - perché mette al riparo da furbizie di chi si finge turista per non fare i corsi ma permette a chi viene da fuori di soggiornare da noi e raccogliere funghi durante questo periodo». Il provvedimento sarà operativo dal 2018.