19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
A Majano

Multa per le campane: i parrocchiani fanno una colletta

Caso chiuso? Giuridicamente sì.  Culturalmente ci sarebbe da dire molto. A meno che non dovremmo inventarci un’alternativa alle campane vere utilizzando cantori mattutini in analogia ai muezzin…

MAJANO - «Un atto dovuto» hanno ripetuto domenica mattina gli amministratori di Majano presenti alla messa officiata da don Emmanuel Runditse, il parroco multato dalla polizia municipale (2 mila euro di multa più 1.283 di spese di procedimento per il costo delle prestazioni fornite dall’Arpa) per il disturbo arrecato dal suono delle campane. Il procedimento era scattato in seguito alla raccolta di firme (84) di alcuni cittadini residenti nelle vicinanze del campanile 'galeotto'. Lui, il parroco, non l’ha presa bene. E non gli è di certo piaciuto quell’atto dovuto di «certi cristiani…. Gia, vada – ha fatto intendere nell’omelia – che l’attacco alla cristianità arrivi dal mondo musulmano, ma se adesso ci si mettono pure i cristiani…».

Ma don Emmanuel non si è perso d’animo. E, anzi, ha incassato la solidarietà della stragrande maggioranza della popolazione. Che, consapevole che la parrocchia non può dissanguarsi finanziariamente per una multa tanto legittima quanto kafkianamente assurda, ha deciso di attivarsi per raccogliere i fondi necessari per pagare la multa, raccogliendo così l’appello lanciato domenica dal parroco. Il quale, per rimarcare la sua obbedienza alle leggi dello Stato, ha impedito l’esibizione degli scampanotadors prevista prima della performance della banda nel sagrato della chiesa.

Caso chiuso? Giuridicamente sì.  Culturalmente ci sarebbe da dire molto. A meno che non dovremmo inventarci un’alternativa alle campane vere utilizzando cantori mattutini in analogia ai muezzin…