29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
A Chiusaforte

Neutralizzata la bomba trovata sul greto del fiume Fella

Il residuato era una bomba d’aereo da 1.000 libbre, modello AN-M65, tipo GP-HE, di nazionalità statunitense. Il suo peso complessivo era stimato in circa 490 kg con un contenuto di 270 kg circa di esplosivo. Ora seguirà la fase del brillamento vero e proprio

CHIUSAFORTE - E' stato fatto brillare con successo il residuato bellico risalente alla II Guerra Mondiale rinvenuto in località Peparia, a Chiusaforte. Le operazioni sono state svolte nella mattinata del 5 luglio dagli artificieri dell’Esercito in forza al 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine, coordinati dalla Prefettura di Udine. Chiuse le arterie stradali (Ss13 e A23) e sgomberata la zona per sicurezza, l'attività è stata avviata alle 10 e si è conclusa alle 11.15. 

Il residuato, rinvenuto casualmente nell’alveo del fiume Fella, era una bomba d’aereo da 1.000 libbre, modello AN-M65, tipo GP-HE, di nazionalità statunitense. Il suo peso complessivo era stimato in circa 490 kg con un contenuto di 270 kg circa di esplosivo. Il team Eod. (Explosive Ordnance Disposal) del Genio, durante il riconoscimento dell’ordigno, ha identificato i sistemi di attivazione: nella fattispecie la spoletta di coda ancora attiva mentre quella di naso tranciata, la lunghezza del corpo bomba è di circa 130 cm, il diametro massimo misurato è di 48 cm e lo spessore dell’involucro è di 13 mm.

L’attività è stata pianificata in tre distinte fasi: la prima durante la quale è stata costruita attorno alla bomba sul luogo di rinvenimento, una struttura temporanea di contenimento, per limitare al massimo i disagi alla collettività, realizzata mediante l’utilizzo di moduli prefabbricati in calcestruzzo vibrato con sistema 'Eurolego', riempiti di sabbia per confinare e ridurre lo spazio esposto al rischio generato dall’eventuale detonazione accidentale del residuato durante la seconda fase, quella di neutralizzazione, che ha previsto la rimozione dei sistemi di innesco 'spolette', necessaria per il successivo trasporto dell’ordigno nel sito di brillamento finale, in un'area idonea individuata dalla Prefettura di Udine in apposita riunione del prossimo 6 luglio; in tale riunione verrà formalizzata anche la data della terza e ultima fase, nella quale il residuato in questione sarà definitivamente distrutto.