18 aprile 2024
Aggiornato 23:30
ambiente

Vito, le consulte territoriali decidono sugli acquedotti

La scelta di fare o meno fognature o acquedotti non spetta a Regione o ad Arpa ma alle Consulte d'ambito territoriale che redigono i piani dove si mettono in atto le scelte condivise dal territorio, individuando gli interventi da fare e le risorse economiche necessarie

UDINE - «La nota tecnica inviata dall'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, al Comune di Terzo d'Aquileia in merito alla dotazione di un sistema acquedottistico nulla ha a che vedere - evidenzia l'assessore all'Ambiente del Friuli Venezia Giulia, Sara Vito - con le scelte pianificatorie di cui sono competenti altri enti».

 

«Lo scambio di lettere avvenuto tra gli uffici della Regione, il Consorzio per l'Acquedotto del Friuli Centrale (Cafc) e l'Arpa - spiega Vito - si inserisce in un procedimento di autorizzazione unica ambientale riferita ad uno scarico che il gestore del servizio idrico ha presentato. Come normalmente accade, il servizio preposto della direzione Ambiente ha richiesto il parere alla stessa Arpa che deve esprimersi per quanto di competenza». «L'Arpa - prosegue l'assessore - a sua volta ha inteso raccogliere dei chiarimenti e delle integrazioni e, di conseguenza, la direzione ambiente ha inoltrato al Cafc una richiesta d'intervento». "Ovviamente - sottolinea Vito - il richiamo ad ottemperare alle richieste di Arpa era riferito esclusivamente alla pratica dello scarico e a null'altro. La scelta di fare o meno fognature o acquedotti infatti non spetta a Regione o ad Arpa ma alle Consulte d'ambito territoriale che redigono i piani dove si mettono in atto le scelte condivise dal territorio, individuando gli interventi da fare e le risorse economiche necessarie».