19 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Saluto dell'assessore Santoro

A Cervignano celebrati i 90 anni dell'Avis

Sono circa 8.500 i volontari attivi iscritti all'Avis in Friuli Venezia Giulia, rappresentati in una fitta rete capillare di sezioni comunali. Una presenza che garantisce un apporto di sangue importante alle esigenze sanitarie

CERVIGNANO DEL FRIULI - «L'Avis è un caposaldo storico del volontariato nazionale e regionale. Cosa avremmo fatto senza la sua presenza capillare in occasione, ad esempio, di un momento tragico come il terremoto? Dagli anni '20 in poi, in periodi profondamente diversi tra loro, l'associazione non ha fatto mancare il suo ottimismo e la sua forte fiducia nei cittadini». Con queste parole l'assessore alle Infrastrutture e Territorio, Mariagrazia Santoro, ha portato il saluto della Regione Friuli Venezia Giulia alle celebrazioni tenutesi a Cervignano del Friuli in occasione del triplice anniversario dell'Associazione volontari italiani del sangue (Avis), che ha festeggiato i 90 anni dalla costituzione del sodalizio nazionale, i 45 anni di quello regionale e i 50 anni dell'organismo provinciale.

Sono circa 8.500 i volontari attivi iscritti all'Avis in Friuli Venezia Giulia, rappresentati in una fitta rete capillare di sezioni comunali. Una presenza che garantisce un apporto di sangue importante alle esigenze sanitarie, che in Italia sono rappresentate da 1.750 persone che quotidianamente ricevono sangue o emocomponenti, per un fabbisogno di circa 8.000 sacche al giorno. Un impegno che però «non basta a garantire l'autosufficienza a tutte le regioni italiane» come ha ricordato il neo presidente nazionale dell'Avis, Alberto Argentoni, alla sua prima presenza in regione. Argentoni ha posto l'accento sulla necessità di non depauperare l'attività di raccolta sul territorio e di integrare il modello di volontariato dei donatori di sangue nel più ampio sistema del terzo settore, appena riformato. L'impegno nel proselitismo, soprattutto tra i giovani volontari, è uno dei temi toccati anche dalla presidente regionale Lisa Pivetta che ha indicato i successi del sistema pordenonese dell'ufficio di chiamata, basato su donazioni a prenotazione, grazie al quale è stato possibile incrementare di circa il 10% il numero di donazioni nel 2016.

Alla cerimonia erano presenti anche rappresentanze di altre associazioni di donatori, tra cui l'Associazione donatori midollo osseo (Admo) con il presidente regionale Giorgio Maranzana, a testimonianza della forte coesione del volontariato nel settore della salute e della continua necessità di coordinamento, più volte segnalata nei vari interventi, tra associazionismo, enti locali e sistema sanitario. All'evento di chiusura erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Cervignano del Friuli, Gianluigi Savino, il vicepresidente della provincia di Udine, Franco Mattiussi, il presidente regionale della Federazione italiana delle associazioni dei donatori di sangue, Giuliano Chiarandini, il vicepresidente vicario di Fidas nazionale, Feliciano Medeot, il vice presidente dell'Avis provinciale, Celestino Buffon, il presidente di Federsanità Anci Fvg, Giuseppe Napoli.