24 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Ci sono serate in cui avresti bisogno del dono dell'ubiquità

Notte magica in Friuli: Il Volo e Bombino

Ci sono notti in cui vorresti essere da due parti contemporaneamente e due persone differenti per apprezzare in modo altrettanto sentito lo spettacolo... insomma ci sono notti che capitano una volta sola e nelle quali bisogno proprio... esserci! Notti magiche

UDINE - Ci sono serate in cui avresti bisogno del dono dell'ubiquità. Ti trovi di fronte due eventi talmente importanti e totalmente diversi che per apprezzarli dovresti essere proprio due persone distinte. L'8 luglio 2017 è una di queste date, di quelle che rimarranno nella storia del panorama concertistico della nostra regione.

Andiamo a Palmanova: controlli serratissimi per la sicurezza e Piazza Grande tirata a lucido che aspetta l'arrivo di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble aka Il Volo, superstar italiane da anni alla ribalta del circuito mainstream internazionale a colpi di pop sinfonico.
Linea a Udine per il concerto che conclude la lunga settimana di Udin&jazz in attesa del gran finale: qui c'è Bombino, fautore del desert blues, pronto a fare esplodere in una bollente serata estiva un' altrettanto bollente Corte Morpurgosold-out. Pubblico che più divergente non si potrebbe immaginare: la piccola e media borghesia a celebrare l'entrata della città stellata nel patrimonio Unesco con abiti da sera, camicia d'ordinanza e cravatta - ordinato e composto - dall'altra i radical chic ad ostentare il mito dell'integrazione, chiassosi ed in tenuta a dir poco... sportiva. 

I tre tenorini (uno per dir la verità è baritono) spaccano il secondo e alle 21.30 - camicia bianca e pantaloni sartoriali - eccoli calcare lo spettacolare palco allestito per loro. Un'orchestra da far invidia a quella che una decina di giorni or sono ha accompagnato Battiato e subito un carico da novanta con quel 'Nessu Dorma' che divenne il cavallo di Battaglia di 'papà' Luciano.
Bombino si fa attendere un po' di più, nel mentre il rituale del tè di tradizione tuareg intrattiene il pubblico. Abbigliamento tradizionale, si parte piano con brani acustici, altrettanto tradizionali, coinvolgenti nella location-scrigno del capoluogo friulano.

Minimo comun denominatore: applausi da spellarsi e la mani e standing ovation, Palmanova chiama Udine. Il trio, clonato sulle figure di Domingo-Carreras-Pavarotti, rassicurante quanto prevedibile, si alterna in uno show da manuale ma con interventi di intrattenimento di discutibile simpatia. Si evince che da grandi non faranno i presentatori ne gli show man. Il chitarrista del Niger passa all'elettrica e la corte diventa una bolgia, tutti ballano, spesso in maniera poco probabile. Grande Amore, successo che da San Remo li ha catapultati in vetta alle classifiche di mezzo mondo a chiudere inondati dall'applauso Palmarino e la magnanimità di Velliscig & soci che porta ad aprire i cancelli anche a chi è rimasto fuori per il gran finale udinese che viaggia sulle ritmiche seducenti, erotiche ed incalzanti dell'ultimo lavoro 'Azel'. Ci sono notti in cui vorresti essere da due parti contemporaneamente e due persone differenti per apprezzare in modo altrettanto sentito lo spettacolo... insomma ci sono notti che capitano una volta sola e nelle quali bisogno proprio... esserci! Notti magiche.