19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Era il 12 luglio 2016

Un anno fa la ciminiera di Rubignacco veniva abbattuta

Il 'camino' di quel vecchio opificio era una chicca di architettura industriale, se non altro perché resistette al terribile terremoto del 1976: si inclinò, ma non si spezzò. Sarebbe forse stato interessante poterla ristrutturare negli anni, la scelta, invece, proprio lo scorso anno, ha portato a un'altra decisione

CIVIDALE - 12 luglio 2016. Quello è stato l’ultimo giorno ‘di vita’ della ciminiera di Rubignacco. Quando ci si muove da Udine in direzione Cividale, scegliendo di attraversare i piccoli paesini che conducono alla città ducale, dopo Ziracco e Togliano, si passa anche attraverso un piccolo borgo, Rubignacco, appunto. Proprio lì, svettava un’antica ciminiera: un ‘camino’ fatto di mattoni rossi dalla ‘F.lli Feletig’ fornace da laterizi a fuoco continuo che da tempo è in disuso.

Una chicca di architettura industriale
La ciminiera di quel vecchio opificio era una chicca di architettura industriale, se non altro perché resistette al terribile terremoto del 1976: si inclinò, ma non si spezzò. Sarebbe forse stato interessante poterla ristrutturare negli anni – era infatti inagibile dagli anni ’70 - la scelta, invece, proprio lo scorso anno, ha però portato a un'altra decisione: il suo essere così ‘sinuosa’ ha indotto le commissioni cui competono queste valutazioni, a farne richiedere l’abbattimento. Una decisione che ha comportato non poche polemiche. Secondo molti, infatti, la ciminiera era un simbolo della tenacia friulana (vista la sua restenza al sisma), e che in quanto tale, non dovesse essere buttato giù. La storia, però è andata diversamente