Un anno fa la ciminiera di Rubignacco veniva abbattuta
Il 'camino' di quel vecchio opificio era una chicca di architettura industriale, se non altro perché resistette al terribile terremoto del 1976: si inclinò, ma non si spezzò. Sarebbe forse stato interessante poterla ristrutturare negli anni, la scelta, invece, proprio lo scorso anno, ha portato a un'altra decisione
CIVIDALE - 12 luglio 2016. Quello è stato l’ultimo giorno ‘di vita’ della ciminiera di Rubignacco. Quando ci si muove da Udine in direzione Cividale, scegliendo di attraversare i piccoli paesini che conducono alla città ducale, dopo Ziracco e Togliano, si passa anche attraverso un piccolo borgo, Rubignacco, appunto. Proprio lì, svettava un’antica ciminiera: un ‘camino’ fatto di mattoni rossi dalla ‘F.lli Feletig’ fornace da laterizi a fuoco continuo che da tempo è in disuso.
Una chicca di architettura industriale
La ciminiera di quel vecchio opificio era una chicca di architettura industriale, se non altro perché resistette al terribile terremoto del 1976: si inclinò, ma non si spezzò. Sarebbe forse stato interessante poterla ristrutturare negli anni – era infatti inagibile dagli anni ’70 - la scelta, invece, proprio lo scorso anno, ha però portato a un'altra decisione: il suo essere così ‘sinuosa’ ha indotto le commissioni cui competono queste valutazioni, a farne richiedere l’abbattimento. Una decisione che ha comportato non poche polemiche. Secondo molti, infatti, la ciminiera era un simbolo della tenacia friulana (vista la sua restenza al sisma), e che in quanto tale, non dovesse essere buttato giù. La storia, però è andata diversamente.