19 marzo 2024
Aggiornato 05:30
percorso iniziato un anno e mezzo fa

Ciriani, bisogna fare chiarezza su fusione Sistema Ambiente-Lta

Il consigliere regionale di FdI-AN si è fatto portavoce delle perplessità rispetto all'ipotesi sempre più concreta che entro il 31 dicembre 2017 'Livenza Tagliamento acque' e 'Sistema ambiente', due delle tre società di gestione del servizio idrico integrato che operano nel Friuli occidentale, si fonderanno

PORDENONE - «Siamo di fronte a una prospettiva che - come Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale - non ci convince. Ora, visto che sul progetto di fusione delle due società, i consigli comunali saranno chiamati a esprimersi, laddove siamo presenti con nostri amministratori chiederemo si faccia assoluta chiarezza su quali siano i vantaggi di questo 'matrimonio dell'acqua' in termini di riduzione dei costi, e soprattutto, vorremmo saperne di più sul progetto industriale futuro di questa nuova società. Non vorremmo trovarci davanti a delle sorprese. E, soprattutto, che a fronte di una paventata maggiore efficienza a farne le spese, con bollette più pesanti per l'aumento delle tariffe, siano i cittadini e in particolare quelli residenti in provincia di Pordenone». Ad affermarlo, all'indomani di un vertice con i componenti del nuovo direttivo provinciale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, è il consigliere regionale di FdI-AN Luca Ciriani, facendosi portavoce delle perplessità rispetto all'ipotesi, ormai sempre più concreta, che entro il 31 dicembre 2017, dopo un percorso iniziato un anno e mezza fa circa, 'Livenza Tagliamento acque' e 'Sistema ambiente', due delle tre società di gestione del servizio idrico integrato che operano nel Friuli occidentale, si fonderanno.

La nuova Società per azioni sarà ancora composta dai Comuni serviti e manterrà il nome di 'Lta', garantendo il servizio su acquedotti, fognature e depuratori in 41 comuni: 11 nel Veneto orientale e 30 nel Friuli occidentale, 25 (tra i quali i veneti) provenienti dalla attuale Lta, 16 da Sa.

 

«A più riprese ci è stato assicurato che unire le risorse di Lta e Sa - prosegue Ciriani - è una scelta strategica di cui dovrebbero beneficiarne tutti, cittadini compresi, che potranno godere di un servizio comunque efficiente, a costo contenuto e di una qualità dell'acqua erogata di elevato livello. Benissimo. Ma a noi piacerebbe sapere anche quali saranno gli investimenti che la nuova società andrà ad effettuare e, cosa non di poco conto, se la governance di questa nuova struttura farà ancora gli interessi della provincia di Pordenone o se, come temiamo, ci troveremo schiacciati dagli interessi del Veneto orientale, che all'interno della nuova società potrà esercitare un controllo quasi assoluto sia nella gestione ordinaria, sia nella determinazione delle scelte strategiche e degli investimenti", ribadisce Ciriani.

«Alcune simulazioni sul peso azionario che avranno i comuni del Pordenonese nella nuova società fanno impressione, praticamente saranno fagocitati e polverizzati. Si veda le tabelle che sono state distribuite ai consiglieri comunali».Da qui la richiesta di Ciriani e di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale di maggiori chiarimenti sulla vicenda. «La prospettiva della sede legale in Veneto, inoltre, aggiunge un sapore di beffa ulteriore, visto che in questo modo il gettito fiscale e tributario generato dalla società finirebbero in Veneto e non nelle casse della regione Friuli Venezia Giulia».