19 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Omicidio di Dignano

Preoccupano le condizioni di Mazzega: chiesta la sua scarcerazione

I suoi legali hanno presentato istanza al Tribunale per ottenere i domiciliari. L'uomo verserebbe in uno stato «di profonda prostrazione, fisica e mentale»

DIGNANO – Preoccupano le condizioni di Francesco Mazzega, il 36enne reo confesso di aver ucciso la sua fidanzata, Nadia Orlando, la sera del 31 luglio. L’uomo, che attualmente si trova in carcere, verserebbe in uno stato che i suoi legali hanno definito «di profonda prostrazione, fisica e mentale». Da qui la richiesta al Tribunale del Riesame di Trieste affinché il collegio valuti l'eventuale possibilità di una misura cautelare alternativa alla detenzione.

Come anticipa il Messaggero Veneto, la richiesta è stata depositata mercoledì dagli avvocati Federico Carnelutti e Annaleda Galluzzo. L’uomo viene descritto «in palese stato confusionale», condizione aggravata dal suo trasferimento in carcere (in un primo momento, infatti, Mazzega si trovava nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Udine).

«Alla luce della situazione complessiva della persona e delle problematiche sanitarie che sono emerse - spiega l'avvocato Carnelutti dalle pagine del Messaggero Veneto - chiediamo, senza entrare nel merito della colpevolezza, una valutazione sotto il profilo cautelare. Chiediamo che il collegio valuti se il nostro assistito debba attendere in carcere l'esito del procedimento oppure se, per esempio, possano essere disposti i domiciliari con il braccialetto o una misura cautelare alternativa alla detenzione».